Padre Pio vuole darti questo consiglio. I suoi pensieri nel mese di Settembre

1. Bisogna amare, amare, amare e niente più.

2. Di due cose dobbiamo supplicare di continuo il dolcissimo Signor nostro: che accresca in noi l’amore ed il timore, poiché quello ci farà volare nelle vie del Signore, questo ci farà guardare dove mettiamo il piede; quello ci fa guardare le cose di questo mondo per quelle che sono, questo ci fa riguardare ogni trascuratezza. Allorché poi amore e timore si daranno un bacio, non è più in poter nostro il concedere affetto alle cose di quaggiù.

3. Se Dio non ti offre dolcezze e soavità, allora devi star di buon animo, rimanendo nella pazienza a mangiare il tuo pane, benché secco, adempiendo il tuo dovere, senza una presente ricompensa. Così facendo, il nostro amore per Dio è disinteressato; si ama e si serve in questa maniera Dio a spese proprie; ciò è proprio delle anime più perfette.

4. Quanto più amaro avrai, tanto più amore riceverai.

5. Un solo atto di amore di Dio, fatto in tempo di aridità, vale più che cento, fatti in tenerezza e consolazione.

6. Alle tre, pensa a Gesù.

7. Questo mio cuore è tuo… Gesù mio, prendi allora questo mio cuore, riempilo del tuo amore e poi comandami quel che vuoi.

8. La pace è la semplicità dello spirito, la serenità della mente, la tranquillità dell’anima, il vincolo dell’amore. La pace è l’ordine, è l’armonia in tutti noi: ella è un continuato godimento, che nasce dal testimonio della buona coscienza: è l’allegrezza santa di un cuore, in cui vi regna Iddio. La pace è il cammino alla perfezione, anzi nella pace si trova la perfezione, e il demonio, che conosce assai bene tutto questo, fa tutti gli sforzi per farci perdere la pace.

9. Figli miei, amiamo e diciamo l’Ave Maria!

10. Accendi tu, Gesù, quel fuoco che venisti a portare sulla terra, affinché consumato da esso m’immoli sull’ara della tua carità, quale olocausto d’amore, perché tu regni nel mio cuore e nel cuore di tutti, e da tutti e dappertutto si levi un sol cantico di lode, di benedizione, di ringraziamento a te per l’amore che nel mistero della tua nascita di divine tenerezze ci hai dimostrato.

11. Ama Gesù, amalo tanto, ma per questo ama di più il sacrificio. Amore vuole essere amaro.

12. Oggi la Chiesa ci presenta la festa del SS.mo nome di Maria per ricordarci che dobbiamo sempre pronunziarlo in ogni istante della nostra vita, specialmente nell’ora dell’agonia, perché ci apra le porte del Paradiso.

13. Lo spirito umano senza la fiamma del divino amore è portato a raggiungere la fila delle bestie, mentre al contrario la carità, l’amore di Dio lo innalza tant’alto da giungere fino al trono di Dio. Ringraziate senza mai stancarvi la liberalità di un sì buon Padre e pregatelo che accresca sempre più la santa carità nel vostro cuore.

14. Non ti lamenterai mai delle offese, da qualunque parte ti vengono fatte, ricordandoti che Gesù venne saturato di obbrobri dalla malizia degli uomini che egli stesso aveva beneficato.
Scuserai tutti con la carità cristiana, tenendo innanzi agli occhi l’esempio del divino Maestro che scusò persino i suoi crocifissori dinanzi al Padre suo.

15. Preghiamo: chi prega molto si salva, chi poco prega si danna. Amiamo la Madonna. Facciamola amare e recitiamo il santo Rosario che lei ci ha insegnato.

16. Pensa sempre alla Mamma Celeste.

17. Gesù e l’anima tua d’accordo devono coltivare la vigna. A te il compito di togliere e trasportare pietre, strappare spine. A Gesù il compito di seminare, piantare, coltivare, innaffiare. Ma anche nel tuo lavoro c’è l’opera di Gesù. Senza di lui non puoi far nulla.

18. Non siamo tenuti, per evitare lo scandalo farisaico, ad astenerci dal bene.

19. Ricordalo: è più vicino a Dio il malfattore che ha vergogna di operare il male che l’uomo onesto il quale arrossisce di operare il bene.

20. Il tempo speso per la gloria di Dio e per la salute dell’anima non è mai malamente speso.

21. Sorgi dunque, o Signore, e conferma nella tua grazia coloro che mi hai affidato e non permettere che qualcuno abbia a perdersi disertando l’ovile. Oh Dio! oh Dio! non permettere che vada in perdizione la tua eredità.

22. Pregare bene non è tempo perso!

23. Sono tutto di ognuno. Ognuno può dire: «Padre Pio è mio». Io amo tanto i miei fratelli di esilio. Amo i miei figli spirituali al pari dell’anima mia e più ancora. Li ho rigenerati a Gesù nel dolore e nell’amore. Posso dimenticare me stesso, ma non i miei figli spirituali, anzi assicuro che quando il Signore mi chiamerà, io gli dirò: «Signore, io resto alla porta del Paradiso; vi entro quando ho visto entrare l’ultimo dei miei figli».
Preghiamo sempre al mattino e alla sera.

24. Si cerca Dio nei libri, si trova nella preghiera.

25. Amate l’Ave Maria e il Rosario.

26. Piacesse a Dio che si ravvedessero queste povere creature e ritornassero davvero a lui!
Per queste persone bisogna essere tutte viscere di madre e per queste bisogna avere somma cura, poiché Gesù ci fa sapere che in cielo si fa più festa per un peccatore pentito che per la perseveranza di novantanove giusti.
È veramente confortante questa sentenza del Redentore per tante anime che disgraziatamente peccarono e poi vogliono ravvedersi e tornare a Gesù.

27. Opera il bene, ovunque, affinché chiunque possa dire:
«Questo è un figlio di Cristo».
Sopporta tribolazioni, infermità, dolori per amore di Dio e per la conversione dei poveri peccatori. Difendi il debole, consola chi piange.

28. Non vi date pensiero di rubarmi del tempo, poiché il tempo speso meglio è quello che si spende nella santificazione dell’anima altrui, e io non ho come ringraziare la pietà del Padre celeste allorché mi presenta delle anime che posso aiutare in qualche modo.

29. O glorioso e forte
Arcangel San Michele,
sii in vita ed in morte
mio protettor fedele.

30. Mai mi è passato per il pensiero l’idea di qualche vendetta: ho pregato per i denigratori e prego. Se mai qualche volta ho detto al Signore: «Signore, se per convertirli c’è bisogno di una sferzata, dalla pure, purché si salvino».