Papa Francesco dona ventilatori e ultrasuoni al Brasile colpito dal coronavirus

Papa Francesco ha donato ventilatori e scanner a ultrasuoni agli ospedali nel Brasile devastato dal coronavirus.

In un comunicato stampa del 17 agosto, il cardinale Konrad Krajewski, elemosiniere papale, ha affermato che 18 ventilatori per terapia intensiva Dräger e sei ecografi portatili Fuji sarebbero stati spediti in Brasile per conto del papa.

Il Brasile ha segnalato 3,3 milioni di casi di COVID-19 e 107.852 decessi al 17 agosto, secondo il Johns Hopkins Coronavirus Resource Center. Il paese ha il secondo numero di morti ufficialmente registrato al mondo dopo quello degli Stati Uniti.

Il presidente brasiliano Jair Bolsonaro ha annunciato il 7 luglio di essere risultato positivo al coronavirus ed è stato costretto a trascorrere settimane in isolamento mentre si riprendeva dal virus.

Krajewski ha affermato che la donazione è stata resa possibile da un’organizzazione italiana senza scopo di lucro chiamata Hope , che ha inviato “le migliori attrezzature mediche ad alta tecnologia e salvavita possibili attraverso vari donatori” agli ospedali in prima linea sul coronavirus.

Il cardinale polacco ha spiegato che quando i congegni sarebbero arrivati ​​in Brasile, sarebbero stati consegnati agli ospedali selezionati dalla nunziatura apostolica locale, affinché “questo gesto di solidarietà e carità cristiana possa davvero aiutare le persone più povere e bisognose”.

A giugno, il Fondo monetario internazionale aveva previsto che l’economia brasiliana si sarebbe contratta del 9,1% nel 2020 a causa della pandemia, facendo precipitare in povertà più dei 209,5 milioni di abitanti del Brasile.

L’Office of Papal Charities, che Krajewski supervisiona, ha fatto diverse donazioni precedenti agli ospedali che lottano durante la pandemia. A marzo, Francis ha affidato all’Ufficio 30 ventilatori da distribuire a 30 ospedali. I ventilatori sono stati consegnati agli ospedali in Romania, Spagna e Italia il 23 aprile, festa di San Giorgio, patrono di Jorge Mario Bergoglio. A giugno, l’Ufficio ha inviato 35 ventilatori nei paesi bisognosi.

Vatican News ha riferito il 14 luglio che Papa Francesco ha donato quattro ventilatori al Brasile per curare coloro che hanno contratto il virus.

Inoltre, la Congregazione vaticana per le Chiese orientali ha annunciato ad aprile che avrebbe donato 10 ventilatori alla Siria e tre al St Joseph’s Hospital di Gerusalemme, oltre a kit diagnostici a Gaza e fondi all’Holy Family Hospital di Betlemme.

Krajewski ha detto: “Il Santo Padre, Papa Francesco, rivolge incessantemente il suo accorato appello alla generosità e alla solidarietà con quelle popolazioni e paesi che soffrono maggiormente per l’emergenza epidemiologica del COVID-19”.

“In questo senso anche l’Ufficio della Carità Pontificia, per rendere tangibile la vicinanza e l’affetto del Santo Padre in questo momento di dura prova e difficoltà, si è mobilitato in diversi modi e su più fronti per cercare forniture mediche e apparecchiature elettromedicali donare ai sistemi sanitari che si trovano in situazioni di crisi e povertà, aiutandoli a trovare i mezzi necessari per salvare e guarire tante vite umane ”.