Papa Francesco: le beatitudini sono una carta d’identità di un cristiano

Le beatitudini sono un percorso verso la gioia e la vera felicità tracciate da Gesù per tutta l’umanità, ha detto Papa Francesco.

“È difficile non essere toccati da queste parole”, ha detto il papa il 29 gennaio durante la sua udienza generale settimanale nella sala Paolo VI. “Contengono la” carta d’identità “di un cristiano perché delineano il volto di Gesù stesso; il suo modo di vivere”.

A partire da una nuova serie di discorsi sulle beatitudini, il papa ha affermato che le beatitudini sono molto più di una semplice “gioia passeggera o godimento occasionale”.

“C’è una differenza tra piacere e felicità. Il primo non garantisce il secondo e talvolta lo mette a rischio, mentre la felicità può anche vivere con la sofferenza”, cosa che spesso accade, ha detto.

Come Dio che diede a Mosè e al popolo di Israele i Dieci Comandamenti sul Monte Sinai, Gesù sceglie una collina per “insegnare una nuova legge: essere poveri, essere mansueti, essere misericordiosi”.

Tuttavia, il papa ha affermato che questi “nuovi comandamenti” non sono solo un insieme di regole perché Cristo non ha deciso di “imporre nulla” ma ha invece scelto di “rivelare la via della felicità” ripetendo la parola “beato”.

“Ma cosa significa la parola ‘benedetto’?” chiese. “La parola greca originale” makarios “non significa qualcuno che ha la pancia piena o sta bene, ma piuttosto una persona che è in una condizione di grazia, che progredisce nella grazia di Dio e che progredisce sulla via di Dio.”

Francesco ha invitato i fedeli a leggere le beatitudini nel loro tempo libero in modo che “possano comprendere questo bellissimo e molto sicuro cammino di felicità che il Signore ci offre”.

“Per darci se stesso, Dio spesso sceglie percorsi impensabili, forse quei (percorsi) dei nostri limiti, le nostre lacrime, le nostre sconfitte”, ha detto il papa. “È la gioia pasquale di cui parlano i nostri fratelli e sorelle ortodossi pasquali; quello che porta le stimmate ma è vivo, che è passato attraverso la morte e ha sperimentato il potere di Dio”.