Perché Dio sceglie i deboli del mondo?

Chi pensa di avere poco, con Dio ha tutto. Sì perché nonostante ciò che la società ci voglia fare credere, la ricchezza non è tutto, la ricchezza nello spirito si. Si possono avere tanti soldi, tante proprietà, tanti beni materiali ma se non si ha pace nel cuore e nella mente, se non si ha amore nella propria vita, se si vive nella depressione, nell’infelicità, nell’insoddisfazione, nella frustrazione, tutti gli averi non hanno valore. E Dio ha mandato Gesù Cristo sulla terra per tutti ma soprattutto per i più deboli, perché?.

Dio ama i deboli

Dio non ci salva per ciò che abbiamo ma per ciò che siamo. A Lui non interessa il nostro conto in banca, la nostra dialettica, non interessa il nostro percorso di studi, il nostro quoziente intellettivo. Interessa il nostro cuore. La nostra umiltà, la nostra gentilezza d’animo, la nostra bontà. Ed anche lì dove il cuore è stato indurito dagli eventi della vita, dalle ferite, dalla mancanza di amore nell’infanzia magari, dai traumi, da ogni sofferenza, Lui è pronto a prendersi cura e a guarire i cuori rotti, ristorando l’anima. Mostrando la luce nel buio.

Dio chiama i deboli, i vili, i respinti, i disprezzati, i prepotenti, i poveri, gli impotenti, i diseredati.

L’apostolo Paolo ci dice che «Dio ha scelto ciò che è debole nel mondo per svergognare i forti» (1 Cor 1,27b), quindi dobbiamo «considerare la vostra vocazione, fratelli: non molti di voi erano saggi secondo i criteri mondani, non molti erano potenti, non molti erano di nobile nascita» (1 Cor 1,26).

Ricordiamoci che «Dio ha scelto ciò che è basso e disprezzato nel mondo, anche ciò che non è, per annullare ciò che è» (1 Cor 1,28), per fare in modo che «nessun uomo possa vantarsi davanti a Dio” (1 Cor 1,29) o altri. Paolo chiede: “Allora che ne sarà del nostro vanto? È escluso. Con che tipo di legge? Per una legge dei lavori? No, ma per la legge della fede» (Rm 3,27).