Perché il sacramento della comunione è centrale nelle credenze cattoliche

Nella tanto attesa esortazione sull’amore e la famiglia, Papa Francesco ha aperto le porte alla concessione della Comunione ai divorziati risposati, che attualmente sono esclusi dal sacramento.

La Santa Comunione commemora l’Ultima Cena di Gesù con i suoi discepoli durante la Pasqua. I cattolici credono che durante questo pasto finale Gesù benedisse il pane e il vino e disse: “Questo è il mio corpo … Questo è il mio sangue”.

Gli insegnamenti della Chiesa cattolica romana dicono che Gesù è presente nel wafer e nel vino della Comunione consacrata, noto anche come Eucaristia, che significa ringraziamento, ogni volta che i parrocchiani li ricevono. Il pane e il vino diventano il corpo, il sangue, l’anima e la divinità di Gesù, secondo la dottrina cattolica.

Per ricevere la Comunione, che è una parte centrale del servizio di massa, i cattolici non possono “essere consapevoli del peccato grave”, secondo la Conferenza dei vescovi cattolici degli Stati Uniti.


La chiesa esclude ufficialmente i cattolici divorziati risposati dalla Comunione perché vede il loro primo matrimonio ancora valido, nel senso che la persona vive nel peccato.

Un cattolico consapevole di questo tipo di peccato non può ricevere il corpo e il sangue di Cristo senza una precedente confessione, afferma la conferenza, tranne che in circostanze terribili in cui non vi è alcuna possibilità di confessione.

PREGHIERA PER LA COMUNIONE SPIRITUALE

Gesù mio,

io credo che sei realmente presente

nel Santissimo Sacramento.

Ti amo sopra ogni cosa

e ti desidero nell’ anima mia.

Poiché ora non posso riceverti

sacramentalmente,


vieni almeno spiritualmente

nel mio cuore.

Come già venuto,

io ti abbraccio e tutto mi unisco a te;

non permettere che mi abbia mai

a separare da te.

Eterno Padre, io ti offro

il Sangue Preziosissimo di Gesù Cristo

in sconto dei miei peccati,

in suffragio delle anime del purgatorio

e per i bisogni della Santa Chiesa.

Ai tuoi piedi, o mio Gesù,

mi prostro e ti offro il pentimento

del mio cuore contrito

che si inabissa nel suo nulla

e nella Tua santa presenza.

Ti adoro nel Sacramento

del Tuo amore,

desidero riceverti nella povera dimora

che ti offre il mio cuore.

In attesa della felicità

della comunione sacramentale,

voglio possederti in spirito.

Vieni a me, o mio Gesù,

che io venga da Te.

Possa il Tuo amore

infiammare tutto il mio essere,

per la vita e per la morte.

Credo in Te, spero in Te, Ti amo.

Così sia

Ascoltiamo Don Bosco:

….

                  "Se non potete comunicarvi sacramentalmente

                   fate almeno la comunione spirituale, che consiste

                   in un ardente desiderio di ricevere Gesù nel vostro cuore"  

                                                                        (San Giovanni Bosco MB III,p.13)