Pillole di fede 17 Dicembre “Dio parla a noi tramite il Figlio”

MEDITAZIONE
“Dio che aveva già parlato nei tempi antichi molte volte ai padri…; ultimamente, in questi giorni, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1,1-2)
Dio, il quale crea e conserva tutte le cose per mezzo del Verbo, offre agli uomini nelle cose create una perenne testimonianza di sé (Rm 1,20); inoltre, volendo aprire la via di una salvezza superiore, fin dal principio manifestò se stesso ai progenitori…; ed ebbe assidua cura del genere umano, per dare la vita eterna a tutti coloro i quali cercano la salvezza con la perseveranza nella pratica del bene. A suo tempo chiamò Abramo, per fare di lui un gran popolo; dopo i patriarchi ammaestrò questo popolo per mezzo di Mosè e dei profeti, affinché lo riconoscesse come il solo Dio vivo e vero, Padre provvido e giusto giudice, e stesse in attesa del Salvatore promesso, preparando in tal modo lungo i secoli la via all’Evangelo.

Dopo aver a più riprese e in più modi, parlato per mezzo dei profeti, Dio “alla fine, nei giorni nostri, ha parlato a noi per mezzo del Figlio” (Eb 1,1-2). Mandò infatti suo Figlio, cioè il Verbo eterno, che “illumina tutti gli uomini” (Gv 1,9), affinché dimorasse tra gli uomini e spiegasse loro i segreti di Dio. Gesù Cristo dunque, Verbo fatto carne, mandato come “uomo agli uomini”, “parla le parole di Dio” (Gv 3,34) e porta a compimento l’opera di salvezza affidatagli dal Padre. Perciò egli, vedendo il quale si vede anche il Padre (Gv 14,9), col fatto stesso della sua presenza e con la manifestazione che fa di sé con le parole e con le opere, con i segni e con i miracoli, e specialmente con la sua morte e la sua risurrezione di tra i morti, e infine con l’invio dello Spirito di verità, compie e completa la Rivelazione.

GIACULATORIA DEL GIORNO

O Maria, concepita senza peccato, prega per noi che ricorriamo a te.

PREGHIERA INEDITA DEL GIORNO

Maria delle cause impossibili ti prego di accogliere la mia richiesta e di risolvere questa causa della mia vita (nominare la causa). Ti chiedo perdono per tutti i miei peccati e voglio essere un tuo figlio prediletto. Prometto di recitare ogni giorno il Santo Rosario, di rispettare i comandi di tuo figlio, di amare il mio prossimo, di essere fedele a Dio. Cercherò di vivere la parola di tuo figlio Gesù che tanto mi ama ma tu madre santa accogli la mia supplica e risolvi questa causa della mia vita che paralizza la mia fede e tanto mi opprime. Madre santa tu sei tanto buona e io mi rivolgo a te e tu farai tutto per me mia madre tanto amata e venerata.
Maria delle cause impossibili prega per me e per tutti i tuoi figli tanto amati.

Un seminarista siciliano sogna Papa Wojtyla e guarisce da una rara malattia
(ARTICOLO PUBBLICATO NEL BLOG IL 6 MARZO 2016)
il racconto di un seminarista di 28 anni che era affetto da una rara malattia degenerativa ai muscoli: «Adesso sto bene»

PARTINICO. Da Partinico tornano a Roma le reliquie del sangue di Papa San Giovanni Paolo II, dopo quattro giorni di esposizione nella chiesa del Santissimo Salvatore, retta da don Carmelo Migliore. A chiudere l’evento, ieri sera, una concelebrazione liturgica, presieduta dall’arciprete e vicario foraneo, monsignor Salvatore Salvia.

A Partinico ci sarebbe stato anche qualche beneficio tangibile: un seminarista e missionario del Preziosissimo Sangue, Giampiero Lunetto, 28enne di Partinico, già prossimo al sacerdozio e che studia a Roma, dopo avere visto in sogno San Paolo Giovanni Paolo II, è guarito da una rara malattia degenerativa ai muscoli, per la quale non esiste alcuna cura: il suo futuro era in una carrozzina. «Adesso – afferma – sono completamente guarito. Gli ultimi esami, arrivati proprio in questi giorni, hanno confermato che la malattia non c’è più. Questo è un grande miracolo per me. La fede, l’amore, la fiducia in Gesù Cristo smuovono le montagne». Giampiero Lunetto per la prima volta racconta di questa prodigiosa guarigione e della sua malattia, definita dallo stesso «un’opportunità da non perdere. Un’opportunità datami da Dio lo scorso anno, per essere più forte, per crescere come persona e come cristiano».

Toccante e carica di profonde riflessioni, la lettera che questo seminarista ha scritto a Papa Benedetto XVI, dal quale è stato ricevuto in udienza privata. Una lettera alla quale il Papa emerito ha risposto, dicendogli che le parole che aveva scritto l’avevano profondamente commosso. Giampiero Lunetto lo scorso 16 giugno ha incontrato anche Papa Francesco, che lo ha incoraggiato a proseguire nel suo cammino di amore. di Graziella di Giorgio

fonte: papaboys.org