Pillole di Fede 18 febbraio “Gesù sospirò e disse: ‘Perché questa generazione chiede un segno?'”

Il Creatore del mondo, il Padre, la cui arte è senza pari, ha plasmato da solo una statua vivente: l’uomo che siamo noi; mentre gli idoli sono soltanto l’opera stupida delle mani dell’uomo. Immagine di Dio è il suo Logos, il suo Verbo…, e immagine del Logos è l’uomo vero, lo spirito che è nell’uomo, di cui si dice, per questo motivo che è stato fatto “a immagine di Dio e a sua somiglianza” (Gen 1, 26), paragonato al Verbo divino a motivo dell’intelligenza del suo spirito.

Ricevete quindi l’acqua spirituale, voi che siete ancora nei peccati, purificatevi, aspergendovi dell’acqua della verità; vi occorre essere puri per salire in cielo. Tu sei uomo, ciò che esiste di più universale; ricerca dunque il tuo Creatore. Tu sei figlio, ciò che esiste di più personale; riconosci tuo Padre. Ma se persisti nel tuo peccato, a chi dirà il Signore: “Il Regno dei cieli è vostro” (Mt 5, 3)? È vostro, se lo volete, se soltanto volete credere, se volete obbedire al messaggio come gli abitanti di Nìnive. Per aver ascoltato il profeta Giona, hanno ottenuto con il loro sincero pentimento la felicità della salvezza, invece della rovina dalla quale erano minacciati.

Come salire in cielo, si domanda? La via, è il Signore (Gv 14, 16); via stretta (Mt 17, 13), che viene dal cielo; via stretta che conduce al cielo; via stretta disprezzata sulla terra, via larga adorata nei cieli. Per chi non ha sentito parlare del Verbo, c’è nella sua ignoranza motivo perché sia perdonato il suo errore; invece colui le cui orecchie hanno udito il messaggio, e non ha ascoltato nel suo cuore, è responsabile di una disubbidienza voluta. Tanto più è cosciente, quanto più la sua conoscenza gli nuocerà; poiché, per natura, in quanto uomo nato per la contemplazione del cielo, era stato fatto per la familiarità con Dio.