Pillole di Fede 7 Gennaio “Il popolo immerso nelle tenebre ha visto una grande luce”

Dilettissimi, ammaestrati da questi misteri della divina grazia, celebriamo con gioia spirituale il giorno delle nostre primizie e l’inizio della vocazione delle genti. Rendiamo grazie al misericordioso Dio, come dice l’Apostolo “ringraziando con gioia il Padre che ci ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. È lui infatti che ci ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del suo Figlio diletto” (Col 1,12-13). E già Isaia aveva profetato: “Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce rifulse” (Is 9,1)….

Abramo ha visto questo giorno e ne ha goduto; e quando ha compreso che i figli della sua fede sarebbero stati benedetti nella sua discendenza, che è Cristo, e quando ha visto che nella fede sarebbe stato padre di tutte le genti, “diede gloria a Dio, sapendo benissimo che qualunque cosa Dio prometta, ha pure il potere di portarla a compimento” (Gv 8,56; Gal 3,16; Rom 4,18-21). Davide inneggiava nei salmi a questo giorno, dicendo: “Tutti i popoli che hai creato verranno e si prostreranno davanti a te, o Signore, per dare gloria al tuo nome” (Sal 86,9); e ancora: “Il Signore ha manifestato la sua salvezza, agli occhi dei popoli ha rivelato la sua giustizia” (Sal 98,2).

Ora noi sappiamo che questo è avvenuto da quando la stella condusse i Magi, sospingendoli da lontane regioni, a conoscere e adorare il Re del cielo e della terra. E certamente anche noi con questo caratteristico servizio della stella, siamo esortati a prestare adorazione, affinché pure noi obbediamo a questa grazia che tutti invita a Cristo. Chiunque nella Chiesa vive con pietà e castità, chiunque gusta le cose celesti e non le terrene (Col 3,2), è come una luce celeste: mentre egli conserva il candore di santa vita, quasi stella, mostra a molti la via che porta al Signore. Dilettissimi, dovete tutti darvi reciproco aiuto…, affinché possiate risplendere, come figli della luce, nel regno di Dio (Mt 13,13; Ef 5,8).