Preghiera di oggi: Devozione della piaga alla Sacra spalla di Gesù Cristo

Quando il nostro Salvatore fu flagellato contro il pilastro fu scagliato su tutto il suo sacro corpo, davanti e dietro. Questi segni del flagello romano possono essere visti sulla Sacra Sindone. Una ferita che non può essere vista sulla Sindone ma che è stata aperta dalle fruste costellate di ossa era sulla spalla.

Mentre Gesù percorreva le tre miglia dal cortile di Pilato al Calvario, la Croce affondò nella Sua spalla strappata, strappando la carne fino all’osso. Lo sappiamo dalle rivelazioni private non dai Vangeli.

Il primo santo a venerare la ferita alla spalla di Cristo fu Bernardo di Chiaravalle che morì nel 1153. Ricevette questa risposta quando chiese a Gesù quale fu la sua ferita più dolorosa:

San Bernardo, Abate di Chiaravalle, domandò nella preghiera a Nostro Signore quale fosse stato il maggior dolore sofferto nel corpo durante la sua Passione. Gli fu risposto: “Io ebbi una piaga sulla spalla, profonda tre dita, e tre ossa scoperte per portare la croce: questa piaga mi ha dato maggior pena e dolore di tutte le altre e dagli uomini non è conosciuta. Ma tu rivelala ai fedeli cristiani e sappi che qualunque grazia mi chiederanno in virtù di questa piaga verrà loro concessa; ed a tutti quelli che per amore di essa mi onoreranno con tre Pater, tre Ave e tre Gloria al giorno perdonerò i peccati veniali e non ricorderò più i mortali e non moriranno di morte improvvisa ed in punto di morte saranno visitati dalla Beata Vergine e conseguiranno la grazia e la misericordia”.

Preghiera per domandare una grazia

Dilettissimo Signore mio Gesù Cristo, mansueto Agnello di Dio, io povero peccatore Ti adoro e considero la dolorosissima piaga della tua spalla aperta dalla pesante croce che hai portato per me. Ti ringrazio del Tuo immenso dono d’Amore per la Redenzione e spero le grazie che Tu hai promesso a co­loro che contemplano la Tua Passione e l’atroce piaga della Tua Spalla. Gesù, mio Salvatore, incoraggiato da Te a chiedere quello che desidero, Ti chiedo il dono del Tuo Santo Spiri­to per me, per tutta la Tua Chiesa, e la grazia (chiedere la grazia che si desidera);

fa che sia tutto per la Tua gloria e il mio maggior bene secondo il Cuore del Padre.

Amen.

Un altro santo che non solo ha venerato la ferita alla spalla di Cristo ma che ha sofferto insieme alle sue stimmate era Padre Pio. Secondo Stefano Campanella, autore de Il Papa e il Frate , papa Giovanni Paolo II visitò Padre Pio mentre era sacerdote e chiese a Padre Pio la stessa domanda su quale fosse la sua ferita più dolorosa. Fr. Wojtyla si aspettava che lo stigmatista dicesse che era il suo lato trafitto. Ma il santo rispose: “È la mia spalla ferita, che nessuno conosce e non è mai stata curata o curata”. Padre Pio morì il 23 settembre 1968.

Quaranta anni dopo, Frank Rega ha scritto un libro su San Padre Pio. Ecco alcuni paragrafi pertinenti:

“Un tempo, Padra (sic) aveva confidato a Fratello Modestino Fucci, ora custode del convento di Padre Pio a San Giovanni Rotondo, in Italia, che i suoi più grandi dolori si sono verificati quando ha cambiato la sua maglietta. Il fratello Modestino, come padre Wojtyla, pensava che Padre Pio si riferisse a dolori della ferita al torace. Poi, il 4 febbraio 1971, a fratello Modestino fu assegnato il compito di fare un inventario di tutti gli oggetti nella cella del Padre defunto nel convento e anche i suoi effetti personali negli archivi. Quel giorno scoprì che una delle canottiere di Padre Pio portava un cerchio di macchie di sangue nell’area della spalla destra.

“Quella stessa sera, il fratello Modestino chiese a Padre Pio in preghiera di illuminarlo sul significato della canottiera macchiata di sangue. Chiese a Padre di dargli un segno se avesse veramente portato la ferita alla spalla di Cristo. Poi andò a dormire, svegliandosi all’una di notte con un terribile, atroce dolore alla spalla, come se fosse stato affettato con un coltello fino all’osso della spalla. Sentiva che sarebbe morto dal dolore se fosse continuato, ma è durato solo poco tempo. Poi la stanza si riempì dell’aroma di un profumo celestiale di fiori – il segno della presenza spirituale di Padre Pio – e sentì una voce che diceva “Questo è quello che dovevo soffrire!”