Protesta delle partite iva: luci e serrande aperte in zona rossa

Protesta delle partite iva: sta iniziando adesso sui social una grande protesta che investe tutti i possessori di partita iva per essere stati lasciati da soli, senza sostegni interessanti da parte del governo, in questo periodo di lockdown zona rossa emergenza sanitaria per il Covid.

Protesta delle partite iva: ecco la lettera degli autonomi

State mettendo noi, come tutti i commercianti, nelle condizioni di dover scegliere tra la salute e la nostra dignità nel dover adempiere a tutti i nostri obblighi. Che sia chiaro a tutti, la pazienza è ai minimi storici.
Siamo stanchi e stufi di dover vedere differenti trattamenti tra singole attività, di vedere la gente ugualmente in giro e noi costretti in casa a dover dare giustificazioni a banche, fornitori, proprietari di locali, commercialisti, enel, eni, acquedotto, inps, inail, tari, irpef, strozzini e chi più ne ha più ne metta!


La cosa peggiore di tutta questa situazione è accorgersi, dopo 30 anni di lavoro, di avere un’attività “non essenziale”, di essere parte di quelle categorie demonizzate come untrici e relegate a pochi, insomma quelli che possono anche chiudere, tanto senza abiti e vestiti non si muore, giusto?

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Protesta delle partite iva: articolo 4 della costituzione

Art. 4 – La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendano effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere. Secondo le proprie possibilità e la propria scelta, un’attività o una funzione che concorra al progresso materiale o spirituale della società.


Vorrei tanto capire chi ha deciso se una maglietta sia meno utile di un cacciavite, o un pacchetto di sigarette. Sia più utile di una pentola, perché qui non si deve vedere la “moralità” delle attività. Ma il fatto che tutto ciò è Lavoro, ed è Lavoro per tutti, indipendentemente se sei un lavoratore privato, pubblico, autonomo o una P.IVA, indipendentemente se hai una palestra, un negozio, un supermercato o una ferramenta!

Lanciato dai Commercianti nel casertano per raggiungere tutto il popolo italiano

O qui stiamo tutti chiusi, oppure stiamo tutti aperti, perché altrimenti ci stiamo solo prendendo in giro!
I soldi che ci avete stanziato, quel fumo negli occhi che da un anno ci state buttando, credendo di alleviare le nostre sofferenze. Non servono a niente se non a fomentare rabbia e frustrazione.
Il 7 Aprile o riaprite le nostre serrande, oppure dovremo farlo autonomamente.
Cari amici commercianti c’è la volontà di esprimere una “protesta civile” per provare a richiamare l’attenzione della stampa e del governo sulla situazione di grave emergenza che stiamo attraversando.


Tale protesta la vorremmo esprimere tutti aprendo le serrande e accendendo le luci nelle vetrine e all’interno dei negozi di mattina, chi può dal lunedì al venerdì della prossima settimana.
Aspettiamo le adesioni poiché ovviamente più siamo migliore potrebbe essere il risultato.

Invito tutti i colleghi e commercianti ad aderire alla protesta già da domani , come faremo noi nelle nostre attività, luci accese serrande alzate e porte spalancate.

Crisi post covid: affitti impossibili, commercianti in affanno