Quarantena e Quaresima: Dio cerca qualcosa da noi

Caro amico oggi voglio fare una riflessione sul periodo che stiamo vivendo. Come sai il mondo è in ginocchio specie la nostra Italia per il coronavirus che si diffonde sempre di più sul nostro territorio. Per la Chiesa i problemi aumentano infatti da un po è vietata ogni celebrazione pubblica. Tutto questo sta avvenendo in un periodo annuale della Chiesa cattolica importante infatti ci troviamo in Quaresima. La Quaresima per noi cattolici è un periodo di riflessione, di penitenza, di fioretti e preghiere. Ma quanti cattolici fanno tutto questo? La maggior parte dei fedeli che svolgono attività spirituali in Quaresima sono quelli vicino a Dio che cercano di dare il vero senso spirituale in tutto ciò che fanno. Invece una buona parte in questo periodo fanno tutto ciò che svolgono durante l’anno: lavoravo, mangiano, svolgono i loro affari, relazioni, shopping, senza dare un senso di penitenza a questo periodo.

Caro amico mi è capitato stasera di fare una riflessione che voglio dire a te “non ti sembra strano che questa quarantena obbligata per il coronavirus non sia capitata per caso?”.

Non pensi che  in questo periodo che non possiamo avere troppe distrazioni ma siamo obbligati a stare chiusi in casa sia un messaggio del Padre celeste?

Caro amico a me che piace mettere il dito di Dio in ogni cosa che capita nel mondo e nella vita di un uomo posso dirti che insieme quarantena e Quaresima non sia un caso.

La quarentena ci vuole far riflettere che le cose che noi diciamo  “tutto” come gli affari, la carriera, il divertimento, le cene, le gite fuori, lo shopping, ci viene tolto come un nulla. In questo periodo la stessa vita ad alcune persone è stata tolta come un nulla.

Delle cose però non ci sono state tolte come la famiglia, la preghiera, la meditazione, lo stare insieme. Lo stesso shopping ci fa capire che possiamo resistere senza comprare cose di lusso ma solo i beni primari per vivere.

Caro amico il messaggio di Dio in questo periodo è una penitenza obbligata. È stata fatta questa quarantena che finisce appena prima di Pasqua per farci dare del tempo per riflettere. E chi di noi in questi giorni non ha avuto tempo per fare una preghiera, leggere una meditazione o rivolgere un solo pensiero a Dio? Forse tanti praticanti non hanno ascoltato la Messa ma tante, tante persone anche atee e non credenti o per paura o per riflessione hanno volto lo sguardo al Crocifisso anche semplicemente per chiedere il perché di tutto questo.

Il perché è stato scritto oltre tremila anni fa dal profeta Isaia “tutti volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto”. Noi adesso viviamo questo periodo perché tanti di noi anche se non volevano hanno volto lo sguardo al Crocifisso. Sarà una Pasqua poco ricca ma molto spirituale. Tanti di noi hanno scoperto un senso diverso della propria esistenza che la corsa materiale in questo mondo ci aveva fatto abbandonare.

Questa non è una quarantena ma una vera Quaresima che tutti dovevamo fare.