San Luigi Gonzaga, protettore dei giovani e degli studenti “Ti invochiamo, aiuta i nostri figli”

In questo articolo vogliamo parlarvi di San Luigi Gonzaga, un giovane santo. Nato nel 1568 in una famiglia nobile, Luigi fu designato come erede dal padre, il Marchese Ferrante Gonzaga. Ma già a sette anni, Luigi iniziò a mostrare una certa insofferenza per la vita mondana dei nobili e iniziò a pregare sempre con maggiore frequenza.

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Durante un soggiorno a Firenze all’età di dieci anni, Luigi rimase disgustato dall’ambiente corrotto e decadente della corte del granduca di Toscana Francesco de’ Medici. Questa esperienza rafforzò la sua determinazione a dedicare la sua vita a Dio. A soli dieci anni, pronunciò il voto di non offendere mai più Dio con il peccato e iniziò a praticare digiuni e altre forme di auto-mortificazione.

San Luigi Gonzaga, una vita dedicata a Dio e alla preghiera

Nonostante i tentativi del padre di distoglierlo dalla sua ossessione religiosa, Luigi entrò nella Compagnia di Gesù a soli 17 anni. Anche se il padre minacciò di frustarlo, Luigi rinunciò al suo titolo di Marchese e si unì ai Gesuiti.

santo

Come novizio, si dedicò allo studio e alla preghiera, ma i suoi superiori lo incoraggiarono a ridurre le sue penitenze e a prendersi più cura di se stesso. Nel 1588, Luigi fu ordinato sacerdote e si dedicò alla cura dei malati di peste e tifo a Roma.

Nel 1591, Luigi si ammalò dopo aver assistito un malato di peste e morì a soli 23 anni. Fu canonizzato nel 1726 da Papa Benedetto XIII e dichiarato patrono degli studenti, della gioventù cattolica e dei malati di AIDS.

La vita di San Luigi Gonzaga è un esempio di come la santità non abbia età e di come i giovani possano compiere anche grandi azioni degne di nota. La sua storia è un invito a coltivare il proprio spirito, a non arrendersi di fronte alle difficoltà e a dedicare la propria vita al servizio degli altri.

San Luigi Gonzaga è un simbolo di speranza e di fede per i giovani e per tutti coloro che cercano ispirazione nella loro vita spirituale. La sua storia ci ricorda che fare del bene è alla portata di tutti e che la vera immortalità sta nell’essere ricordati per le nostre buone azioni.