Santo del giorno per il 17 gennaio: storia di Sant’Antonio d’Egitto

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La vita di Antonio ricorderà a molte persone San Francesco d’Assisi. A 20 anni, Antonio fu così commosso dal messaggio del Vangelo: “Va ‘, vendi quello che hai e dallo ai [] poveri” (Marco 10:21), che in realtà fece proprio questo con la sua grande eredità. È diverso da Francesco in quanto la maggior parte della vita di Antonio è stata trascorsa in solitudine. Ha visto il mondo completamente ricoperto di insidie ​​e ha dato alla Chiesa e al mondo la testimonianza di ascesi solitaria, grande mortificazione personale e preghiera. Ma nessun santo è antisociale e Anthony attirava molte persone a sé per la guarigione e la guida spirituale.

A 54 anni ha risposto a molte richieste e ha fondato una sorta di monastero di celle sparse. Ancora una volta, come Francesco, aveva una grande paura di “edifici maestosi e tavoli ben imbanditi”.

A 60 anni, sperava di essere un martire nella rinnovata persecuzione romana del 311, esponendosi senza paura al pericolo mentre dava sostegno morale e materiale a chi era in prigione. A 88 anni combatteva l’eresia ariana, quel trauma enorme da cui la Chiesa impiegò secoli per riprendersi. “Il mulo che scalcia sull’altare” nega la divinità di Cristo.

Antonio è associato nell’arte con una croce a forma di T, un maiale e un libro. Il maiale e la croce sono simboli della sua coraggiosa guerra con il diavolo: la croce è il suo costante mezzo di potere sugli spiriti maligni, il maiale è un simbolo del diavolo stesso. Il libro ricorda la sua preferenza per “il libro della natura” rispetto alla parola stampata. Antonio è morto in solitudine all’età di 105 anni.

Riflessione

In un’epoca che sorride all’idea di diavoli e angeli, una persona nota per avere potere sugli spiriti maligni deve almeno farci fermare. E in un giorno in cui la gente parla della vita come di una “corsa al successo”, chi dedica un’intera vita alla solitudine e alla preghiera indica un aspetto essenziale della vita cristiana in tutte le epoche. La vita da eremita di Antonio ci ricorda l’assolutezza della nostra rottura con il peccato e la totalità del nostro impegno per Cristo. Anche nel buon mondo di Dio, c’è un altro mondo i cui falsi valori ci tentano costantemente.

Sant’Antonio d’Egitto è il Santo Patrono di:

Macellai
becchini
malattie della pelle