Sempre meno giovani a messa, quali sono i motivi?

Negli ultimi anni, la partecipazione ai riti religiosi in Italia sembra essere diminuita notevolmente. Mentre una volta la messa era un appuntamento fisso per molte persone ogni domenica, oggi sembra che sempre meno persone scelgano di partecipare a questo importante rito religioso.

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Ci sono molte ragioni per cui sempre meno persone partecipano alla messa in questo periodo. Una delle ragioni principali potrebbe essere il cambiamento nei valori e nelle credenze della società moderna. Inoltre, c’è una maggiore diversità di opinioni e convinzioni religiose nella società odierna e molte persone potrebbero sentirsi più a proprio agio nel praticare la propria fede in modi diversi dalla partecipazione alla messa.

Un’altra ragione potrebbe essere legata allo stile di vita sempre più frenetico e occupato delle persone. Con l’aumento delle responsabilità lavorative e familiari, molte persone potrebbero trovare difficile trovare il tempo per partecipare alla messa ogni settimana.

Qualunque sia la ragione il declino c’è stato ed è stato evidenziato da uno studio condotto dall’Università di Roma Tre. Secondo il sociologo Luca Diotallevi, autore del libro “La Messa è sbiadita”, la percentuale di adulti che partecipano regolarmente ai riti religiosi è passata dal 37,3% del 1993 al 23,7% del 2019. Questo calo è più evidente tra le donne, che hanno abbandonato la pratica religiosa regolare in misura maggiore rispetto agli uomini.

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Sempre meno giovani a messa

Uno degli aspetti più preoccupanti emersi dalla ricerca è il cambiamento nella composizione della platea dei fedeli: la presenza degli anziani è meno numerosa, ma la netta diminuzione riguarda le nuove generazioni. Questo fenomeno mette in luce un progressivo indebolimento del ruolo della Chiesa nella società italiana, con conseguenze importanti sulla trasmissione della fede alle generazioni future.

Tuttavia, non tutto è perduto. Nonostante il calo della partecipazione ai riti religiosi, emerge un dato positivo: la crescente partecipazione degli anziani a attività di volontariato e di solidarietà. Queste persone, pur non praticando regolarmente la propria fede, mostrano comunque un forte senso di impegno verso il prossimo e una volontà di aiutare chi è in difficoltà.

Questo problema comunque richiede una riflessione attenta da parte delle autorità ecclesiastiche e della società nel suo complesso. È necessario individuare nuovi modi per coinvolgere le nuove generazioni e per rendere la pratica religiosa più significativa e rilevante per le persone di oggi.