Ua maua e le tina ma’itaga se tuma, ua musu e togafitia ma ua maliu e faaola ai lana tama teine

A volte non servono parole, e non ci sono parole, per definire la grandezza dell’amore di una tinā. Solo una madre può donare la propria vita in cambio di quella di sua figlia.

Ana Negri

Questa è una storia che lascia l’amaro in bocca, che racconta il miracolo della vita, e la tristezza della morte.

Ana Negri, giornalista di Avvenire, nata a Tradate in provincia di Varese, vive una vita felice e si impegna per seguire il sogno di diventare giornalista. Nell’autunno del 1993, presso l’Istituto Carlo de Martino di Milano conosce l’uomo che diventerà suo marito, Enrico Valvo.

Poco più tardi il suo sogno diventa realtà ed Anna comincia a scrivere per il quotidiano l’Avvenire. Il 21 febbraio del 1998 Ada si sposa. Quel giorno era il giorno del compleanno del padre di Anna, e la donna gli indirizza una lettera di ringraziamento commovente, in cui esprime tutto l’amore di una figlia e il rimorso a volte, di essere stata avara di ringraziamenti quando ancora lo aveva al fianco.

Con il passare del tempo il marito Enrico, intraprende la carriera diplomatica che li porta a vivere a Roma, dove nasce la prima figlia Silvia. Anna rinuncia alla sua carriera giornalistica per fare la madre e per seguire il marito, trasferito questa volta in Turchia, dove con grande gioia danno il benvenuto alla secondogenita Irene.

La vita dentro: storia di una madre coraggiosa

Ae i totonu 2005, quel quadretto di famiglia felice, subisce un duro colpo. Quando Anna aspetta il suo terzo figlio le viene diagnosticato un linfoma gastrico molto aggressivo. A quel punto i medici Turchi le consigliano l’aborto, per poter dare inizio alle indispensabili terapie invasive.

A Milano Anna viene operata per l’asportazione totale dello stomaco, ma su sua esplicita richiesta le terapie verranno rimandate dopo la nascita della bambina. Rita nasce perfettamente sana alla 32esima settimana di gestazione.

Nonostante la determinazione della donna nel combattere, dopo un calvario durato un mese, Iulai 11 muore tra le braccia di suo marito e sua sorella.

La sua storia grazie a Maria Teresa Antognazza è diventata uno splendido libro “La vita dentro“, la biografia di una giovane donna morta a 37 anni di cancro.