Suora cacciata dal Convento, il Papa respinge il suo appello, che ha fatto?

“Dopo un attento studio, il Santo Padre ha deciso di respingere la sua richiesta”.

Il Vaticano non ha risposto all’appello di una domenicana di Pontcallec (Morbihan), madre Marie Ferréol (nata Sabine Baudin de la Valette), che si era rivolta a papa Francesco dopo il suo brutale licenziamento, senza spiegazioni, dai domenicani dello Spirito Santo.

L’annuncio di questa sanzione, tanto rara quanto drastica, è pervenuto alla ricorrente venerdì 18 giugno ed è stato applicato il lunedì successivo, 21 giugno.

È stato il padre dell’abbazia benedettina di Notre-Dame de Randol, a Puy-de-Dôme, dove la suora vive da da gennaio, a consegnarle la lettera.

Datata 2 giugno, a firma del deputato della Segreteria di Stato (sorta di ministro degli Interni vaticano), Edgar Peña Parra, ha confermato laconicamente l’espulsione chiesta dal vescovo Marc Ouellet, uno dei cardinali più influenti membri della curia romana, che in precedenza aveva inviato un suo parente, Jean-Charles Nault, abate di Saint-Wandrille, in Normandia, per una “ispezione” presso i domenicani.

Poi lo stesso cardinale Ouellet ha firmato un decreto di dimissione definitiva della suora il 22 aprile (sebbene non fosse responsabile di comunità di tipo Pontcallec, ma prefetto della Congregazione per i Vescovi).

Al momento non è dato sapere il motivo per cui la suora è stata cacciata. Le Monde, uno dei quotidiani francesi più importanti, l’ha incontrata e ha appurato che la religiosa ha perso 10 chilogrammi in poche settimane e i suoi capelli sono diventati tutti bianchi. Alla suora è stato impedito ogni vita comunitaria e si tratta di una sanzione molto rara, in tutto il mondo ogni anno se ne contano meno di 10.

La suora è stata espulsa dal convento dove viveva da 34 anni. C’è il sospetto che il “decreto di escalustrazione” sia conseguenza di essere “rivale” di una consorella vicina al prefetto della Congregazione dei vescovi. Si fa riferimento a non precisate rivalità su dispute teologiche.