Supplica alla Madonna di Montevergine per chiedere una grazia

Madonna-di-Montevergine

Vergine benedetta, che, deh! secoli, ti degnasti di scegliere e consacrare Montevergine a tuo Santuario, deh! volgi gli occhi tuoi misericordiosi su di noi che, prostrati ai tuoi piedi, ti onoriamo ed invochiamo in questa Santa Immagine.

O Made amorosissima di tutti i fedeli, deh! continua a dimostrarti in ogni tempo a ciascun di noi vera Madre, qual sempre ti sei dimostrata finora: ma fa’ che ancor noi ci diportiamo constantemente verso di Te da veri figli, amanti, ossequiosi e devoti….Ave Maria.

O Tesoriera benefica delle divine grazie, deh! versale a larga mano sopra di noi, che con tutta fiducia te le domandiamo: ben conosci quali e quanti sono i bisogni delle anime nostre…Ave Maria.

O potentissima Avvocata dei poveri peccatori, deh! assistici nei pericoli, fortificaci nelle tentazioni, e tienici immuni da ogni peccato: non ti stancare di patrocinare di continuo presso il tuo Figliuolo la salvezza delle anime nostre, finche’ non le avrai condotte con Te in Paradiso. Cosi sia….Ave Maria.

L’Abbazia di Montevergine
L’origine ufficiale del Santuario di Montevergine risale alla consacrazione della prima chiesa nel lontano 1126. Tuttavia l’ascesa di Guglielmo al monte era di qualche anno precedente. Su quelle cime impervie il Santo era andato cercando un luogo solitario per raccogliersi in preghiera, ma fin da subito la sua fama e le sue virtù attrassero sul monte uomini e donne, discepoli e sacerdoti desiderosi di servire Dio sotto il suo magistero. La nascita del Santuario fu quindi alquanto spontanea, Guglielmo non aveva mai pensato a una propria organizzazione monacale. Eppure in poco tempo le persone sopravvenute sul monte per seguirlo, avviarono un’intensa attività edificatrice, cosicché furono presto pronte le prime celle per i religiosi e una piccola chiesetta. Si trattava in verità di umili capanne tenute in piedi con un po’ di malta e fanghiglia, sufficienti comunque a dare l’idea di una sorgente comunità religiosa sotto la guida del Santo. Lo stesso afflato religioso che spontaneamente aveva riunito attorno alla figura di Guglielmo una prima comunità monastica, fu alla base della scelta di dedicare la primitiva chiesa alla Madonna. Al di là di alcune credenze popolari che hanno voluto legare l’origine del Santuario a un’apparizione della Madonna, si può dunque affermare che fu proprio lo spirito ascetico mariano di San Guglielmo e dei suoi discepoli a fare in modo che sulle cime del monte Partenio si elevasse un faro di devozione alla Santa Vergine Madre di Dio. Da allora lo scopo principale della nuova famiglia monastica fu quello di servire Dio mediante la devozione alla Madonna, che i discepoli di Guglielmo presero ben presto a diffondere in tutta la Campania e nelle regioni adiacenti, organizzando numerosi pellegrinaggi verso la loro casa madre. La devozione mariana fu concepita dai bianchi figli di Guglielmo come la via più efficace per inserirsi nel mistero della Trinità di Dio e della redenzione operata da Gesù. Il motivo fondamentale del faticoso viaggio e dell’aspra salita alla chiesa di Santa Maria di Montevergine, delle prolungate preghiere e delle offerte dei credenti, divenne l’invocazione della potente intercessione della Madonna per ottenere la misericordia di Dio. Fu così che Montevergine si trasformò presto nel Santuario mariano più famoso e visitato dell’Italia Meridionale, e i pellegrinaggi assunsero la loro specifica caratteristica.