Trani: meraviglioso miracolo eucaristico, l’ostia si trasforma in carne e comincia a sanguinare.

Il Duomo di Trani, situato in Puglia è uno dei luoghi di culto più suggestivi e ricchi di storia della regione. Questa maestosa cattedrale, dedicata a San Nicola Pellegrino, conserva al suo interno una preziosa testimonianza di fede: il Miracolo Eucaristico dell’ostia fritta.

corpo di cristo

Oggi vogliamo raccontarvi l’episodio i profanazione, avvenuto per mano di una donna ebrea, che abitava vicino alla chiesa di San Basilio. Un giorno la donna, mischiandosi ai fedeli, riuscì a raggiungere la comunione.

Ricevuta l’ostia, a differenza di altri cristiani, non la mise in bocca, ma , senza farsi notare, l’avvolse in un fazzoletto e la portò a casa. L’intenzione della donna era quella di irridere i cristiani e la loro fede, compiendo un atto sacrilego. Così prese una padella, aspettò che l’olio friggesse e vi immerse l’ostia. In quel momento avvenne il miracolo eucaristico.

Eucarestia

Il sanguinamento dell’ostia

In un attimo, l’ostia, a contatto con l’olio, si trasformò in carne e cominciò a sanguinare copiosamente. Il sangue invase la casa e si riversò persino in strada. Nel vedere questo spettacolo, la donna cominciò ad aver paura e a pensare come riparare al misfatto. Ma vedendo che non poteva fare nulla, cominciò a piangere.

La notizia si sparse e appena arrivò all’orecchio del Vescovo questo si diresse subito sul luogo per verificare l’accaduto. Il vescovo recuperò l’ostia e come segno di penitenza, indisse una processione scalza e riportò l’ostia alla Cattedrale, dove la espose a riprova del miracolo.

Le autorità ecclesiastiche hanno osservato a lunga la reliquia e sono state fatte diverse verifiche al fine di accertare la veridicità del miracolo. L’ostia esposta si presenta composta da due pezzi: la parte di sopra di color bruno-nerastro, quella di sotto bruno-rossastro. A parte le verifiche, nessun esame scientifico è stato svolto sull’ostia.

Nel 1706 la casa della sventurata ebrea fu trasformata in cappella col titolo del Santissimo Salvatore. La reliquia santa fu messa dentro ad un antico un reliquiario d’argento che ha la forma di una casetta.