Tre fontane: Bruno Cornacchiola racconta come ha visto la Madonna

Poi un giorno, il 12 aprile 1947, tu fosti protagonista di un evento che fece cambiare rotta alla tua vita. In una zona malfamata e periferica di Roma, tu “vedesti ” la Madonna. Puoi dire in breve come andarono esattamente le cose?

Qui bisogna fare una premessa. Tra gli avventisti ero diventato direttore della gioventù missionaria. In questa veste cercavo di educare la gioventù a rifiutare l’Eucaristia, che non è presenza reale di Cristo; a rifiutare la Vergine, che non è Immacolata, a rifiutare il Papa che non è infallibile. Dovevo parlare di questi argomenti a Roma, in piazza della Croce Rossa, il 13 Aprile 1947, che era di domenica. Il giorno prima, sabato, volli portare la mia famiglia in campagna. Mia moglie era malata. Portai con me sola i bambini: Isola, 10 anni; Carlo, 7 anni; Gianfranco, 4 anni. Presi anche la Bibbia, un taccuino e una matita, per stendere appunti su quello che dovevo dire il giorno seguente.

Senza dilungarmi, mentre i bambini giocano, perdono e ritrovano la palla. lo gioco con loro, ma la palla si perde di nuovo. Vado a cercare la palla con Carlo. Isola va a raccogliere dei fiori. II bambino più piccolo rimane solo, seduto ai piedi di un albero di eucalyptus, di fronte a una grotta naturale. Ad un certo punto chiamo il bambino, ma non mi risponde. Preoccupato mi avvicino a lui e lo vedo inginocchiato davanti alla grotta. Lo sento mormorare: “ Bella signora!” io penso ad un gioco. Chiamo Isola e questa arriva con un mazzetto di fiori in mano e si inginocchia pure lei esclamando: “Bella signora!”

Poi vedo che anche Carlo s’inginocchia ed esclama: « Bella signora! ». Cerco di farli alzare, ma sembrano pesanti dei quintali. Mi metto paura e mi chiedo: ma che cosa succede? Non penso ad una apparizione, ma ad un incantesimo. Ad un tratto vedo due mani bianchissime uscire dalla grotta, mi toccano gli occhi e non ci vedo più. Poi vedo una luce magnifica, splendente, come se il sole fosse entrato dentro la grotta e vedo quella che i miei bambini chiamano la “Bella Signora”. E’ scalza, con un manto verde sulla testa, un vestito bianchissimo e una fascia rosa con due lembi fino al ginocchio. In mano ha un libro color cenere. Lei mi parla e mi dice: « Io sono quella che sono nella Trinità divina: sono la Vergine della Rivelazione” e aggiunge: “Tu mi perseguiti. Ora basta. Rientra nell’ovile e obbedisci ». Poi aggiunse tante altre cose per il Papa, per la Chiesa, per i saderdoti, per i religiosi.