Tre motivi per cui fare la devozione al Sacro Cuore

1° “DARO’ AI MIEI DEVOTI TUTTE LE GRAZIE NECESSARIE AL LORO STATO”
Questa è la traduzione del grido di Gesù che si rivolge alle folle di tutto il mondo: «Oh, voi che andate ansimando sotto il peso della fatica, venite a me e vi ristorerò».
Come la sua voce raggiunge tutte le coscienze, così le sue grazie arrivano ovunque una creatura umana respira e si rin-nova ad ogni battito del Suo Cuore. Gesù invita tutti a disse-tarsi in una maniera unica. Il Sacro Cuore ha mostrato il Suo Cuore trafitto perché gli uomini vi attingessero la vita e l’attingessero più abbondantemente di quanto non l’abbiano attinta per il passato. Gesù promette grazia di una efficacia tutta particolare per adempiere gli obblighi del proprio stato a chi sul serio praticherà la devozione così amabile.
Dal Suo Cuore Gesù fa sgorgare una fiumana di aiuti inter-ni: buone ispirazioni, soluzioni di problemi che balenano improvvise, spinte interiori, vigore insolito nella pratica del bene.
Da quel Cuore divino sgorga una seconda fiumana, quella degli aiuti esterni: utili amicizie, affari provvidenziali, pericoli scampati, salute riacquistata.
Genitori, padroni, operai, domestiche, maestri, medici, avvocati, commercianti, industriali, tutti nella devozione al Sacro Cuore troveranno la difesa dal tragico quotidiano ed il ristoro nella loro stanchezza. Ed a ciascuno in particolare il Sacro Cuore desidera prodigare innumerevoli grazie in ogni stato, in ogni evento, in qualsiasi ora.
Come il cuore dell’uomo irrora ad ogni battito le singole cellule dell’organismo, così il Cuore di Gesù per ogni palpito irrora con la sua grazia tutti e singoli i fedeli suoi.

2° “METTERO’ E CONSERVERO’ LA PACE NELLE LORO FAMIGLIE”.
è necessario assolutamente che nella famiglia entri Gesù con il suo Cuore. Ci vuole entrare e si presenta con il dono più bello e più attraente: la pace. Egli la metterà dove non c’è; la conserverà dove c’è.
Difatti Gesù anticipando la sua ora operò il primo miracolo proprio per non turbare la pace della famiglia sbocciante ac-canto al Suo Cuore; e lo operò provvedendo il vino che del-l’amore è soltanto il simbolo. Se quel Cuore fu tanto sensibi-le per il simbolo, che non sarà disposto a fare per l’amore che ne è la realtà? Quando le due lampade vive illuminano la casa ed i cuori sono ebbri di amore, si diffonde nella famiglia una fiumana di pace. E la pace è la pace di Gesù, non la pa-ce del mondo, ossia quella che il «mondo irride e che rapir non può». Una pace che avendo per sorgente il Cuore stes-so di Gesù non verrà mai meno e perciò può coesistere an-che con la povertà e con il dolore.
Pace si ha quando tutto sta a posto. Il corpo soggetto all’a-nima, le passioni alla volontà, la volontà a Dio…, la moglie cristianamente al marito, i figli ai genitori e i genitori a Dio… quando nel mio cuore dò agli altri e alle altre cose il posto stabilito da Dio…
«Il Signore comandò ai venti e al mare e si fece una grande calma» (Mt 8,16).
Non così ce la darà. è un dono, ma richiede la nostra coope-razione. è la pace, ma è frutto di lotta con l’amor proprio, di piccole vittorie, di sopportazione, d’amore. Gesù promette degli AIUTI SPECIALI che faciliteranno questa lotta in noi e riempiranno di benedizioni e quindi di pace il nostro cuore e la nostra casa. «Fate che il Cuore di Gesù regni nei vostri fo-colari da Signore assoluto. Egli asciugherà le vostre lacrime, santificherà le vostre gioie, feconderà il vostro lavoro, bene-dirà la vostra vita, vi sarà dappresso nell’ora dell’ultimo respi-ro» (PIO XII).
3° “IO CONSOLERò IN TUTTE LE LORO AFFLIZIONI, IN TUTTE LE LORO PENE I DEVOTI DEL MIO CUO-RE”.
Alle nostre anime tristi, Gesù presenta il suo Cuore e offre la sua consolazione.
«Chiuderò la tua cicatrice e ti guarirò dalle tue ferite» (Ger. 30,17).
«Cambierò in gioia le loro pene, li consolerò e nei loro dolori li riempirò di allegrezza» (Ger. 31,13). «Come una madre ac-carezza il suo bimbo così anch’io ti consolerò» (Is. 66,13). Così Gesù ci manifesta il Cuore del Padre suo e Padre no-stro, dal cui Spirito è stato consacrato e mandato a evange-lizzare i poveri, a sanare i cuori infermi, annunziare ai prigio-nieri la liberazione, donare la vista ai ciechi, a tutti aprire tempi nuovi di redenzione e di vita (cfr. Lc. 4,18,19).
Gesù, dunque, manterrà la sua promessa, adattandosi alle singole anime. Con alcune anime più deboli, liberandole del tutto; con altre, aumentando la forza di resistenza; con altre, svelando loro i segreti tesori del suo amore… a tutte, SVE-LANDO IL SUO CUORE, cioè facendo vedere le spine, la croce, la piaga – segni di passione, di sofferenza e di sacri-ficio – in un cuore fiammeggiante, comunicherà il segreto che dà forza, pace e gioia anche nel dolore: l’Amore.
E questo in diverso grado, secondo i suoi disegni e la corri-spondenza delle anime… Con alcune fino ad inebriarle d’a-more in modo che non desiderino altro che di soffrire, d’es-sere ostie immolate con Lui in espiazione dei peccati del mondo.
«In ogni occasione ricorrete all’adorabile Cuore di Gesù, de-ponendovi le vostre amarezze e angustie. Fatene la vostra di-mora e tutto sarà mitigato. Egli vi consolerà in ogni afflizione e sarà la forza della vostra debolezza. Là troverete un rime-dio per i vostri mali, un rifugio in tutte le vostre necessità» (S. Margherita Maria)