Visioni di demoni. La lotta dei santi contro gli spiriti del male

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Il demonio ed i suoi sottoposti sono effettivamente molto, molto attivi. Lo sono sempre stati, a dire il vero.
Questa loro interminabile e feroce operosità – unicamente spinta dall’odio verso Dio e tutto ciò creato da Lui – li costringe a rapportarsi con la realtà umana in continuazione, nel disperato tentativo di distruggere i piani del Creatore.
Le credenze popolari (unite a credenze magico-esoteriche) riguardo codeste entità maligne ancora oggi generano non poca confusione persino tra i fedeli: v’è chi li ritiene invincibili, chi crede che Satana sia onnipotente, chi addirittura preferisce non credervi affatto o, all’opposto, chi li vede dappertutto.

Tra le errate concezioni sopracitate le più gravi son sicuramente quelle del non credervi e del considerarli onnipotenti.
Nonostante questo la Misericordia di Dio, nella sua infinitezza, ha ben pensato di “chiarire” le idee sulla questione anche tramite l’ausilio – sarebbe meglio dire tramite il sacrificio – di santi e mistici.
Abbiam dunque deciso d’analizzare alcune forti testimonianze volte a sottolineare proprio come la ferocia di questi demoni sia una triste realtà, ma di come allo stesso tempo non siano affatto invincibili o capaci d’incutere timore alle persone di fede.

Suor Faustina Kowalska (1905 – 1938) fu sicuramente una grande santa ma, al pari d’altri santi, non le sono state risparmiate pesanti vessazioni da parte di Satana e degli spiriti a lui soggetti. A tal proposito rimane doveroso citare il seguente brano tratto dal suo diario (“Diario della Divina Misericordia“, disponibile in formato ebook nella nostra Biblioteca):

Questa sera mentre scrivevo sulla Divina Misericordia e sul grande profitto che ne ricavano le anime, si precipitò nella cella Satana con grande malvagità e furore. (…) In un primo momento mi spaventai ma poi feci il segno della Croce, e la Bestia sparì.
Oggi non ho visto quella figura mostruosa, ma solo la sua malvagità; è tremenda la rabbia perversa di Satana. (…) So bene che senza il permesso di Dio quel miserabile non può toccarmi. Allora perchè agisce così? Comincia ad assillarmi apertamente con tanta rabbia e tanto odio, ma non turba la mia pace nemmeno un istante. Questo mio equilibrio lo manda su tutte le furie.

Successivamente Lucifero le spiegherà il motivo di tali vessazioni:

Mille anime mi recano meno danno di te quando parli della Divina Misericordia dell’Onnipotente! I più grandi peccatori riprendono fiducia e ritornano a Dio…e io perdo tutto!

La santa a questo punto nel diaro fa notare che, da supremo ingannatore qual’è, il demonio si rifiuta d’affermare che Dio è infinitamente buono e induce gli altri a fare lo stesso.
Questa affermazione è d’importanza assoluta e dovrebbe sempre ricordarci che, nei momenti d’avvilimento, è unicamente Satana a suggerirci il pensiero “Dio non mi potrà mai perdonare“.
Finchè siamo in vita il perdono è sempre accessible.
Gli spiriti del male (compreso Satana dunque) in realtà arrivano persino ad invidiare la nostra condizione, poichè per gli uomini la redezione è raggiungibile, mentre a loro è negata per sempre. Da qui nasce il secondo motivo per il quale tentano di far germogliare in noi il seme della disperazione della salvezza: in tutti i modi cercano di renderci simili a loro, di trasformarci in Lucifuge per poterci incatenare nell’abisso della depressione prima e nell’Inferno poi.
Analoghi e più continuanti nel tempo disturbi era solito ricevere anche Padre Pio (1887 – 1968):

L’altra notte la passai malissimo: quel cosaccio da verso le dieci, che mi misi a letto, fino alle cinque di mattina non fece altro che picchiarmi continuamente. Molte furono le diaboliche suggestioni che mi poneva dinnazi la mente: pensieri di disperazione, di sfiducia verso Dio; ma viva Gesù, poichè io mi schermii col ripetere a Gesù: vulnera tua merita mea (…)

Questo piccolo estratto in sostanza conferma la nostra affermazione precedente: il diavolo non risparmia neanche i santi dalle tentazioni di disperazione.
Tuttavia la grandezza eroica di Pio da Pietralcina viene in risalto in un altra testimonianza, ove addirittura afferma d’aver combattutto in prima fila Satana per proteggere un confratello:

Voi volete sapere perchè il Diavolo mi ha fatto una solenne bastonatura: per difendere, da padre spirituale, uno di voi. Il tizio era in preda a una forte tentazione contro la purezza e, mentre invocava la Madonna, spiritualmente invocava anche il mio aiuto. Immediatamente corsi in suo sollievo e, insieme alla Madonna, abbiamo vinto. Il ragazzo aveva vinto la tentazione e si era addormentato, io nel frattempo sostenevo la lotta: fui bastonato, ma ho vinto.

Oltre al gesto nobile, il frate stigmatizzato voleva confermare l’esistenza delle cosiddette anime vittime: anime di persone che, di spontanea volontà, decidono di sacrificarsi ed offire le proprie sofferenze per la conversione dei peccatori.
Nell’episodio è evidentissima la sconfitta dei demoni. Sebbene possano arrecare mali fisici, nel lungo periodo son destinati a perdere poichè Dio riesce sempre a trarre del bene dal male da loro generato.
Santo è colui che, pur sapendo di non poter nulla da solo contro questi spiriti, si affida totalmente a Dio e si fa Suo strumento per poter, appunto, trarre del bene. E li affronta faccia a faccia, come un angello di fronte ad un lupo.
Un lupo che sa bene quali mezzi usare per creare terrore: urla disumane, apparizioni d’orribili animali, rumori di catene e puzza di zolfo.

LA Beata Madre Speranza di Gesù (al secolo Marìa Josefa, 1893 – 1983), veggente, dovette addirittura esser trasportata in ospedale più volte a seguito delle violentissime percosse che Satana le infliggeva di notte.
Le consorelle raccontavano d’udire degli orribili suoni – animali, urla, voci disumane – provenire nelle ore notturne dalla stanza di Madre Speranza, ai quali in genere seguivano violentissime “botte” contro pareti e pavimento.
Lo stesso avveniva nelle stanze ove risiedeva San Pio.
A queste scene spesso se ne aggiungevano altre di combustioni improvvise d’oggetti.

Il santo Curato d’Ars (Giovanni Maria Battista Vianney, 1786 – 1859) e San Giovanni Bosco (1815 – 1888) venivano disturbati nello stesso modo affinchè non trovassero riposo. I demoni puntavano a sfinirli fisicamente per costringerli a saltare messe, cerimonie e preghiere del giorno.

San Paolo della Croce (1694 – 1775) e Suor Josefa Menendez (1890 – 1923) erano costretti ad assistere ad apparizioni d’orribili animali, a volte completamente deformi, i quali li molestavano facendo traballare il letto o mettendo a soqquadro la stanza.

La Beata Anna Katharina Emmerich (1774 – 1824), anch’essa vessata di continuo dalle forze maligne, ci ha lasciato numerose testimonianze e riflessioni sull’azione di Satana:

Una volta, mentre ero ammalata (il diavolo) mi aggredì in modo spaventoso e dovetti lottare con tutte le mie forze contro di lui, con il pensiero le parole e la preghiera. Ringhiava contro di me, come se mi volesse pestare e fare a pezzi, sputandomi contro la sua rabbia. Ma mi feci il segno della croce e, tendendogli con coraggio il pugno, gli dissi: «Và e mordi!». A questo punto scomparve.
(…) A volte, il nemico malvagio mi smuoveva dal sonno, mi stringeva il braccio e mi scuoteva come se volesse strapparmi dal letto. Ma gli resistevo pregando e facendomi il segno della croce.

Natuzza Evolo (1924 – 2009) riceveva spesso le visite d’un diavolo nero che, puntualmente, la malmenava o le faceva avere false visioni – di morte e sciagura – riguardo il futuro della sua famiglia. Lo stesso accadeva a Santa Teresa di Gesù (1515 – 1582), verso la quale lo stesso diavolo nero sputava fiamme.

La mistica americana Nancy Fowler (1948 – 2012) poteva vedere i demoni che s’aggiravano per la casa come degli insetti neri, tentando d’arrecare disturbo. A tal proposito la Fowler ci riporta un fatto alquanto curioso:

Appena ho detto “Odio Halloween” Satana è apparso.
Gli ho intimato in nome di Gesù Cristo di spiegare il perchè della sua apparizione.
“Perchè quando si parla di Halloween ho il diritto di essere presente”, ha risposto il Demonio.

Naturalmente le manifestazioni appena descritte erano ben “studiate” dagli spiriti maligni, il fine era quello di riuscire a generare il maggior effetto di terrore possibile. Non mancano casi in cui Lucifero stesso si presenta come uomo ben vestito, come confessore, persino come donna avvenente: qualsiasi forma adatta al momento può essere usata per la tentazione.
I demoni non si disegnano neppure di fare alcuni “dispetti“: molti (santi) esorcisti tutt’oggi vengono disturbati di continuo tramite la rottura di pc, guasto di fax, linee telefoniche e telefonate “anonime” senza nessuno presente dalla parte opposta della cornetta.

Senza dubbio tali disturbi posson sembrare orribili e terrificanti, degni del peggior incubo, ed in vero lo sono. Eppure v’è sempre da ricordare che il Diavolo ed i suoi sottoposti sono come cane legato che abbaia, ma non morde – e non può mordere – coloro che hanno una fede salda. Nel lungo periodo son sempre destinati a fallire, anche se in un primo momento potrebbe sembrare loro la vittoria.
In un certo senso potremmo anche definirli poco intelligenti, poichè nel loro tentativo d’arrecare mali vengono usati da Dio per trarre il bene, arrivando dunque ad essere addirittura controproducenti per la loro stessa causa.
San Pio, nonostante le numerose percosse subite e le infernali visioni, non mancava mai di chiamare Satana con nomi chiaramente derisori: Barbablù, cosaccio, fetente.
Ed è proprio questo uno dei più importanti messaggi che gli stessi santi ci hanno voluto lasciare: non bisogna averne paura.