I volti di Gesù e Maria ricostruiti con l’intelligenza artificiale

Nel 2020 e nel 2021, i risultati di due studi e ricerche basati sulla tecnologia sulla Sacra Sindone hanno avuto ripercussioni in tutto il mondo.

Sono innumerevoli i tentativi di ricostruire i volti di Gesù e di Maria nel corso della storia, ma, nel 2020 e nel 2021, i risultati di due lavori basati su software di intelligenza artificiale e ricerche sulla Sacra Sindone di Torino hanno avuto risonanza mondiale.

Il volto di Cristo

L’artista olandese Bas Uterwijk ha presentato, nel 2020, la sua ricostruzione del volto di Gesù Cristo, realizzata utilizzando il software neurale Artbreeder, che applica l’intelligenza artificiale a un set di dati precedentemente fornito. Con questa tecnica, Uterwijk ritrae personaggi storici e persino monumenti antichi, cercando di ottenere i risultati più realistici possibili.

Nonostante la ricerca del realismo come linea guida generale, l’artista ha sottolineato, in dichiarazioni al British Daily Mail, che considera il suo lavoro più simile all’arte che alla scienza: “Cerco di guidare il software per ottenere un risultato credibile. Penso al mio lavoro più come un’interpretazione artistica che come immagini storicamente e scientificamente accurate”.

Nel 2018 il ricercatore italiano Giulio Fanti, professore di misure meccaniche e termiche all’Università di Padova e studioso della Sacra Sindone, aveva presentato anche una ricostruzione tridimensionale della fisionomia di Gesù, basata sugli studi della misteriosa reliquia conservata in Torino.

Il volto di Maria

Nel novembre 2021, la professoressa e stilista brasiliana Átila Soares da Costa Filho ha presentato i risultati di quattro mesi di studi per cercare di raggiungere quella che sarebbe stata la fisionomia della madre di Gesù. Ha utilizzato anche le più recenti tecnologie di imaging e intelligenza artificiale, oltre a attingere ai dati ottenuti da approfondite ricerche sull’uomo della Sacra Sindone di Torino.

Lo stesso Átila ha riferito, in un’intervista esclusiva al giornalista Ricardo Sanches, di Aleteia Português, che tra le sue basi principali c’erano gli studi del designer americano Ray Downing, che, nel 2010, è stato coinvolto in un progetto con la tecnologia più avanzata. scoprire il vero volto dell’uomo sulla Sindone.

“A tutt’oggi, i risultati di Downing sono considerati i più autentici e ben accetti tra tutti i tentativi mai fatti”, osserva Attila, che, quindi, ha preso come base quella faccia e ha condotto esperimenti con software di intelligenza artificiale e sistemi neurali ad alta tecnologia, reti meccanismi convoluzionali per il cambiamento di genere. Infine, ha utilizzato altri programmi di ritocco facciale e ritocco artistico manuale applicato per definire una fisionomia etnicamente e antropologicamente femminile della Palestina di 2000 anni, evitando di compromettere ciò che l’intelligenza artificiale aveva già fornito.

Il risultato fu una sorprendente ricostruzione del volto della Beata Vergine Maria nella sua adolescenza.

Le conclusioni del progetto di Attila sono state approvate dal più grande ricercatore e conferenziere al mondo Barrie M. Schwortz, fotografo ufficiale dello storico Project Sturp. Su suo invito, l’esperimento è stato inserito nel portale Shroud.com, che è la più grande e importante fonte di informazioni sulla Sacra Sindone mai compilata – e di cui Swortz è fondatore e amministratore.

I tentativi di ricostruire i volti di Gesù e di Maria alimentano rilevanti dibattiti storici, scientifici e teologici e, a volte, reazioni di sorpresa e polemica.