Ibi-ọjọ: Ọjọbọ 30 Oṣu Kẹwa ọdun 2019

ỌJỌ 30 Ọjọ 2019
Ibi-ọjọ
GIOVEDÌ DELLA VI SETTIMANA DI PASQUA

Awọ funfun ti Liturgical
Antiphon
Nigbati iwọ di ilọsiwaju si Ọlọrun, niwaju awọn enia rẹ,
o tún ọ̀nà sí wọn, o sì bá wọn lọ,
ilẹ wariri, awọn ọrun si rì. Alleluia. (Owe Ps 67,8: 9.20-XNUMX)

Gbigba
Ọlọrun wa, Baba wa,
che ci hai reso partecipi dei doni della salvezza,
fa’ che professiamo con la fede e testimoniamo
con le opere la gioia della risurrezione.
Fun Oluwa wa Jesu Kristi ...

Akọkọ Kika
Paolo si stabilì in casa loro e lavorava, e discuteva nella sinagoga.
Lati Iṣe Awọn Aposteli
Iṣe 18,1-8

In quei giorni, Paolo lasciò Atene e si recò a Corìnto. Qui trovò un Giudeo di nome Aquila, nativo del Ponto, arrivato poco prima dall’Italia, con la moglie Priscilla, in seguito all’ordine di Claudio che allontanava da Roma tutti i Giudei.
Paolo si recò da loro e, poiché erano del medesimo mestiere, si stabilì in casa loro e lavorava. Di mestiere, infatti, erano fabbricanti di tende. Ogni sabato poi discuteva nella sinagoga e cercava di persuadere Giudei e Greci.
Quando Sila e Timòteo giunsero dalla Macedònia, Paolo cominciò a dedicarsi tutto alla Parola, testimoniando davanti ai Giudei che Gesù è il Cristo. Ma, poiché essi si opponevano e lanciavano ingiurie, egli, scuotendosi le vesti, disse: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo: io sono innocente. D’ora in poi me ne andrò dai pagani».
Se ne andò di là ed entrò nella casa di un tale, di nome Tizio Giusto, uno che venerava Dio, la cui abitazione era accanto alla sinagoga. Crispo, capo della sinagoga, credette nel Signore insieme a tutta la sua famiglia; e molti dei Corìnzi, ascoltando Paolo, credevano e si facevano battezzare.

Ọrọ Ọlọrun

Orin Dáhùn
Lati Ps 97 (98)
R. Oluwa fi ododo Re han.
? Tabi:
La tua salvezza, Signore, è per tutti i popoli.
? Tabi:
Aleluya, Aleluya, Aleluya.
Cantate al Signore un canto nuovo,
nitori o ti ṣe awọn iṣẹ iyanu.
Ọwọ ọtun rẹ fun u ni iṣẹgun
ati apa mimọ. R.

Oluwa ti ṣe igbala rẹ̀;
li oju awọn eniyan o fi ododo rẹ han.
O ranti ifẹ rẹ,
ti ìdúróṣinṣin rẹ sí ilé Israẹli. R.

Gbogbo òpin ayé ti rí
isegun Ọlọrun wa.
Ẹ yin OLUWA gbogbo ayé;
kigbe, yọ, kọrin awọn orin! R.

Ijabọ ihinrere
Alleluia, alleluia.

Non vi lascerò orfani, dice il Signore;
vado e ritorno a voi, e il vostro cuore sarà nella gioia. (Cfr. Gv 14,18)

Aleluia.

ihinrere
Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia.
Lati Ihinrere ni ibamu si Johanu
Jn 16,16-20

In quel tempo, disse Gesù ai suoi discepoli: «Un poco e non mi vedrete più; un poco ancora e mi vedrete».
Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: «Che cos’è questo che ci dice: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”, e: “Io me ne vado al Padre”?». Dicevano perciò: «Che cos’è questo “un poco”, di cui parla? Non comprendiamo quello che vuol dire».
Gesù capì che volevano interrogarlo e disse loro: «State indagando tra voi perché ho detto: “Un poco e non mi vedrete; un poco ancora e mi vedrete”? In verità, in verità io vi dico: voi piangerete e gemerete, ma il mondo si rallegrerà. Voi sarete nella tristezza, ma la vostra tristezza si cambierà in gioia».

Oro Oluwa

Lori awọn ipese
E kaabo, Oluwa,
l’offerta del nostro sacrificio,
nitori, sọtun ni ẹmi,
a le dahun daradara ati dara julọ
si iṣẹ irapada rẹ.
Fun Kristi Oluwa wa.

? Tabi:

Guarda con bontà, Signore,
le preghiere e le offerte del tuo popolo
e rendilo perseverante nel tuo servizio.
Fun Kristi Oluwa wa.

Antiphon ibaraẹnisọrọ
“Ecco, io sono con voi tutti i giorni
sino alla fine del mondo”. Alleluia. (Mt 28,20)

? Tabi:

“Voi sarete afflitti e il mondo si rallegrerà,
ma la vostra afflizione si cambierà in gioia”.
Alleluia. (Jn 16,20)

Lẹhin communion
Ọlọrun titobi ati alãnu,
ju Oluwa jinde
mu eda eniyan pada si ireti ayeraye,
mu ki ipa ti ohun ijinlẹ paschal pọ si wa
pẹlu agbara ti sacrament igbala yii.
Fun Kristi Oluwa wa.

? Tabi:

O Padre, questa comunione eucaristica,
segno della nostra fraternità in Cristo,
santifichi nel vincolo dell’amore la tua Chiesa.
Fun Kristi Oluwa wa.