3 ruoli dell’Angelo Custode che devi assolutamente sapere

L’ANGELO DELLA GIOIA

Quella notte di Natale un angelo apparve ai pastori e comunicò loro la grande notizia: era nato il Salvatore. L’angelo era talmente contento che si mise a cantare e a lodare Dio con una moltitudine dell’esercito celeste che lodava Dio e diceva: “Gloria a Dio nell’alto dei cieli e pace in terra agli uomini che egli ama” (Lc 2, 1314).

Quando siamo particolarmente allegri, uniamoci agli angeli per cantare e lodare Dio con loro e ringraziarlo per tutte le grazie ricevute. Non dimentichiamoci che gli angeli annunciarono a Maria Maddalena e alle donne con lei la grande gioia della resurrezione (Mt 28, 18; Mc 16, 18; Lc 24, 110; Gv 20, 110). Ricordiamoci ciò che disse Gesù: “C’è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte” (Lc 15, 10). Perciò sforziamoci di migliorare la nostra vita e amare ogni giorno di più Dio e recitiamo con il Salmo: “A te voglio cantare davanti agli angeli” (Sal 138, 1).

GLI ANGELI SERVITORI

Gli angeli ci aiutano, sono stati inviati da Dio per servirci e soccorrerci in tutti i nostri bisogni. Così fecero con Gesù: “Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le fiere e gli angeli lo servivano” (Mc 1, 13). Quante volte il nostro angelo ci avrà servito nelle cose più piccole della giornata o avrà fatto sì che qualcuno ci servisse per renderci felici? Gli chiediamo aiuto spesso? Se non lo invochiamo, rinunciamo a molte benedizioni che Dio solo ci darà attraverso l’angelo, che ha messo al nostro fianco, non per fargli prender nota di tutto ciò che facciamo o diciamo, ma per aiutarci a camminare lungo il sentiero della nostra vita.

L’ANGELO DELLA CONSOLAZIONE

Quando Gesù si trovava nel Getsemani pieno d’angoscia e sudava sangue “gli apparve allora un angelo dal cielo a confortarlo” (Lc 22, 43). Anche noi abbiamo bisogno di conforto nei momenti difficili e tristi della vita. Il nostro angelo sarà il nostro consolatore. E possiamo invocare anche noi l’angelo della consolazione, il quale confortò Gesù nel Getsemani.

D’altra parte non dimentichiamoci di essere, anche noi, come angeli consolatori per gli altri.