Come il nostro Angelo Custode ci aiuta?

Gli angeli ci aiutano, sono stati inviati da Dio per servirci e soccorrerci in tutti i nostri bisogni. Così fecero con Gesù: “Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto e vi rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Stava con le fiere e gli lo servivano” (Mc 1, 13). Quante volte il nostro angelo ci avrà servito nelle cose più piccole della giornata o avrà fatto sì che qualcuno ci servisse per renderci felici? Gli chiediamo aiuto spesso? Se non lo invochiamo, rinunciamo a molte benedizioni che Dio solo ci darà attraverso l’angelo, che ha messo al nostro fianco, non per fargli prender nota di tutto ciò che facciamo o diciamo, ma per aiutarci a camminare lungo il
sentiero della nostra vita.

Quando Gesù si trovava nel Getsemani pieno d’angoscia e sudava sangue “gli apparve allora un angelo dal cielo a
confortarlo” (Lc 22, 43). Anche noi abbiamo bisogno di conforto nei momenti difficili e tristi della vita. Il nostro angelo sarà il nostro consolatore. E possiamo invocare anche noi l’angelo della consolazione, il quale confortò Gesù nel Getsemani. D’altra parte non dimentichiamoci di essere, anche noi, come angeli consolatori per gli altri.

“… Fatti arrestare gli apostoli, li fecero gettare nella prigione pubblica. Ma durante la notte un angelo del Signore aprì le porte della prigione” (At 5, 18-19). Così anche san Pietro si trovava in carcere e gli si presentò un angelo del Signore. La cella si riempì di luce e l’angelo svegliò Pietro, al quale disse: “Mettiti la cintura e legati i sandali”. Così fece. L’angelo disse: “Avvolgiti il mantello e seguimi”. Pietro uscì e prese a seguirlo…. Uscirono, percorsero una strada e a un tratto l’angelo si dileguò da lui” (At 12, 7-10). L’angelo lo liberò dalle catene e anche noi possiamo esser liberati dalle catene della droga, dell’alcool, della pornografia o di qualunque altro vizio. Chiediamo aiuto a Dio e al nostro angelo, senza dimenticare Maria, che è nostra madre.

Racconta Gesù, nella parabola del ricco epulone e del povero Lazzaro (Lc 16, 19-31): quando il povero Lazzaro morì
“fu portato dagli angeli nel seno di Abramo”. Il nostro angelo custode ci accompagnerà dopo la morte, persino durante il tempo passato in purgatorio e non ci lascerà soli fino al momento in cui noi ci presenteremo totalmente puri dinnanzi a Dio e avremo accesso al cielo. Ringraziamo il nostro angelo per tutto ciò che fa per noi e per tutto l’aiuto che ci dona.

Hai mai pensato di offrire fiori agli angeli? Non puoi offrire solo messe in suo onore, comunioni e orazioni. Puoi anche donargli baci sulle immaginette o mangiar qualcosa che non ti piace o mangiare una porzione più piccola di qualcosa che ti piace. O compiere un’opera di carità per suo amore. E loro offriranno fiori a Gesù attraverso Maria. Non dimentichiamoci che sono intermediari. La loro missione è di portarci a Gesù tramite Maria. Ti raccomando: quando ti alzi la mattina, ricordati del tuo angelo che si è preso cura di te tutta la notte e tutta la notte ha pregato per te. Digli “Buongiorno” con un sorriso. Quando ti corichi rivolgigli il tuo grazie per il giorno trascorso e chiedigli di vegliare sul tuo sonno.