Distrutta a martellate la statua del Cristo sofferente

La notizia della statua del Cristo sofferente di Gerusalemme presa a martellate ha suscitato una forte reazione in tutto il mondo. Si tratta di un gesto che rappresenta non solo un attacco alla religione cristiana, ma anche una mancanza di rispetto per la storia e la cultura della città.

statua

È un’immagine orribile da vedere, la statua del Cristo Sofferente presa a martellate da un turista, che non ha avuto nessun rispetto e nessuna remora nel compiere un gesto così insano e deplorevole.

È successo Gerusalemme, nella Chiesa della Flagellazione. La Chiesa della Flagellazione di Gerusalemme è un luogo di culto cattolico situato nella Città Vecchia di Gerusalemme, vicino alla Via Dolorosa. È stata costruita nel 1929 sul sito della vecchia cappella dedicata alla Flagellazione di Gesù, che si dice sia stata costruita sulla rovina del palazzo di Erode il Grande.

Cristo

La chiesa è gestita dai frati minori cappuccini e contiene numerose reliquie e icone, tra cui la Colonna della Flagellazione e la Flagellazione di Cristo dipinta su una pietra del pavimento della vecchia cappella. È anche sede di una comunità di monaci cappuccini, che gestiscono anche un ospedale per malati di lebbra nei pressi della chiesa.

Un turista prende a martellate la statua del Cristo sofferente

Proprio qui, un uomo con cattive intenzione, ha pensato di entrare nella chiesa e di colpire con inaudita violenza la statua di Gesù. La polizia Israeliana ha arrestato un uomo americano ed ha aperto un’indagine sull’intera vicenda.

L’uomo arrestato, ha 40 anni ed è un’estremista ebreo. Nel corso dell’indagine è stato accertato che l’uomo indossava un kippan e quel giorno per entrare nella chiesa si è mimetizzato in mezzo ad un gruppo di turisti. All’improvviso, si è avvicinato alla statua con un martello ed ha cominciato a colpirla. Le urla di presenti hanno permesso alla polizia di intervenire e fermare l’uomo, che nel frattempo ha cercato anche di colpire un guardiano che cercava di bloccarlo.