Il nostro atteggiamento verso l’Angelo Custode

Se vogliamo che il potere e l’aiuto degli angeli abbiano effetto su di noi dobbiamo essere aperti ai loro ordini, avvertimenti e inviti. A volte intercedono presso Dio per noi e a volte sentiamo la loro immediata protezione, che ci trasmette la loro presenza. Ciò riguarda sia il nostro corpo che l’anima, sia la dimensione materiale che quella spirituale, sempre tenendo fermo lo sguardo alla nostra salvezza eterna. San Bonaventura scri-ve: “Gli angeli insegnano alla tua ragione e la illuminano; puliscono e infiammano la tua anima; perfezionano e proteg-gono tutta la tua esistenza.” Ricordiamo inoltre che in que-sto raggio d’influenza sono inclusi anche i legami fra gli uomini.

Il salmo 90 dice: “Che ai suoi angeli impose per te di custo-dirti in ogni tuo passo. Essi ti leveranno su le palme perché non urti nei sassi il tuo piede. Sorpasserai su rettili e serpi, calcherai leoni e dragoni”. Un passaggio bellissimo! Ci illumi-na sull’amore paterno di Dio per l’uomo, che è la Sua imma-gine. Dio ha posto al nostro fianco i suoi potenti servi, che all’inizio del mondo hanno già vinto una volta contro il male. è suo volere che gli angeli accompagnino gli uomini con amore fraterno su tutti i loro cammini e che li preservino dai danni del corpo e dell’anima. Secondo gli scienziati, la paro-la “pietra” simboleggia le tavo-le di pietra di Mosé con i dieci comandamenti di Dio. Gli angeli devono quindi salvarci in primo luogo dalle trasgressioni delle leggi divine; inoltre devo-no proteggerci da serpenti e bisce, cioè dalla cattiveria, dal-l’invidia, dalla gelosia, dalla fal-sità e dalla menzogna degli uomini e del diavolo; poi da leoni e draghi, e cioè dalla vio-lenza e dall’ingiustizia che dobbiamo affrontare nella vita. La fede in questa parola bibli-ca, la fede nei santi angeli e la loro venerazione potrebbero rendere la nostra vita più felice, profonda e ricca. Dico espres-samente: la fede e l’amore verso tutti i nostri santi angeli e non solo verso il nostro santo angelo custode. Perché la Sacra Scrittura dice: “Dio ha ordinato ai suoi angeli per la tua causa”. Sono intesi anche gli angeli che ci circondano: gli angeli dei nostri mariti, mogli, genitori, figli, fratelli e sorelle, capi, dipendenti, vicini, colle-ghi e di tutti quelli che frequen-tiamo ogni giorno. Nel suo amore paterno, Dio ha messo un angelo al fianco di ogni uomo. Ognuno di essi vuole e può essere servizievole quan-do viene chiamato. Naturalmente, gli angeli non limitano in nessun modo la nostra libertà umana. Come Dio stesso, gli angeli rispettano il libero arbitrio, perché è volontà di Dio che l’uomo prenda la propria decisione. Può quindi decidersi anche contro il suo angelo. Allora l’angelo deve rimanere a fianco dell’uomo, seppure infinita-mente impotente, perché non può interferire in questa libertà dell’uomo. L’ago della bilancia è quindi il libero arbitrio. Sta a noi chiamare l’angelo. La volontà dell’aiutante viene atti-vata pienamente solo quando si instaura un vero rapporto di fiducia tra lui e la nostra anima – un contatto personale come tra amici oppure fratelli. Vuole essere il fratello della nostra anima, per la quale il Signore ha dato la Sua vita.

Nel suo libro “Compagni dell’a-nima”, Anne Peri si rivolge all’angelo con le seguenti paro-le:

“Voglio pregare con te… Perché i tuoi occhi che guar-dano me guardano anche Dio. Sei il mio messaggero e il mio protettore; ti affido non solo il mio corpo, ma anche la mia anima. Un grande dono che Dio ha fatto alla Sua creatura! Un grande trionfo della beati-tudine: non sono mai sola! Tu mi ami, perché sei il mio ange-lo. lo ti amo perché ti prendi cura di me e non mi lascerai mai. Non puoi essere inganna-to e questo è un bene. Mi bia-simi e mi ammonisci e mi guidi sulla retta via, perché sei sag-gio. Mi aspetti quando mi perdo e hai pazienza con la mia miseria, perché sei fedele. Mi aiuti a combattere il male e a dominare anche me stesso, perché sei potente. Mi assisti e sarai il nemico dei miei nemici, perché sei l’angelo di Dio, il mio angelo. Voglio sentire la tua voce e seguirti dove mi porti. Sarò la tua gioia quando accetterò tutti i dolori di que-sta vita. Nobile angelo del grande Dio, voglio obbedire a te e dare ascolto a tutte le tue parole. Abbi compassione del mio balbettio e insegnami ad amare il Signore celeste come merita di essere amato!” Spesso ci sentiamo quasi senza speranza, a causa delle molteplici distrazioni nella pre-ghiera, vogliamo accorciarla o abbandonarla. Allora l’angelo ci ammonisce: “Porta questa croce con pazienza, rendila tua! Io sostituirò quello che manca alla tua preghiera in bontà e forza, e la porterò al cospetto del trono di Dio.”

Molte volte proviamo rabbia contro il prossimo, per un insulto, una delusione… Allora l’angelo ci sussurra piano: “Non farti travolgere dal male, ma supera il male con il bene!”. Pensa che gli uomini che ti stanno ferendo siano delle cassette dell’elemosina che Dio ha messo lungo il tuo cammino perché tu ci metta dentro il tuo contributo in amore, pazienza e indulgenza! E allora farai la grande espe-rienza: “Il giorno in cui dimen-ticherò me stesso sarò vera-mente felice”. Dovremmo cer-care e curare con umiltà, fidu-cia e amore il contatto perso-nale con il nostro angelo custode.

Quando prendiamo un mezzo di trasporto (macchina, tratto-re, treno, aereo…), non dimen-tichiamoci mai di invitare, oltre all’angelo custode della nostra vita, anche ‘i santi angeli degli altri! Salutiamo gli angeli dei conducenti dei mezzi, ma anche gli angeli di tutti i pas-seggeri che viaggiano assieme a noi e che incontriamo duran-te il viaggio! Santo angelo custode, facci arrivare a desti-nazione senza complicazioni! Allora diciamo la seguente pre-ghiera: “San Raffaele con Tobia, San Gabriele con Maria, San Michele Arcangelo, siate la nostra protezione e difesa!” Invitiamo i santi angeli anche al nostro lavoro! Lavoreremo con più gioia e coraggio, sapendo che l’angelo è con noi. Lui ci è più vicino di noi stessi e più potente di quanto crediamo. Prima di sottoporci a un inter-vento, dovremmo chiedere in tempo agli angeli dei medici e degli infermieri di tenere lonta-no tutte le influenze dannose. Santo angelo, guida la mano del medico e porta a lieto fine l’intervento!

Nel caso di attività importanti o esami… con intima fiducia dovremmo salutare il nostro angelo e gli angeli di tutti i coinvolti. Loro, che guardano sempre il volto di Dio, cono-scono delle strade, dove a noi sembra tutto senza via d’usci-ta. San Bernardo dice: “L’angelo è vicino all’anima, Dio è dentro all’anima. Il primo è come un compagno di stan-za, Dio è come la vita stessa”. I genitori dovrebbero farsi ogni giorno il segno della croce sulla fronte e anche su quella dei figli; dovrebbero invocare i santi angeli nelle divergenze e nelle dispute. Ci sarebbero più amore e pace, se solo la gioia e la felicità in molti matrimoni aumentassero, se solo si per-mettesse l’aiuto degli angeli più spesso, perché ogni pec-cato volontario è un rifiuto del-l’azione dell’angelo, che non ci forza mai e non costringe mai l’uomo ad accettare il suo aiuto. è scritto in Ef 4,26: “Non tramonti l’ira sopra l’ira vostra, e non offrite occasioni al dia-volo!”. Nell’ira l’uomo fa spazio al diavolo dentro di sé e crea così lo spazio necessario nel mondo per il demone e il suo regno distruttivo. Viceversa, più luminoso è l’intimo dell’uo-mo e più aperto l’accesso per l’angelo e per il suo aiuto nella nostra vita, più cresce l’impero dell’amore di Dio in noi e intor-no a noi.

I genitori fanno bene a salutare ogni giorno l’angelo custode dei loro figli e gli angeli di colo-ro che frequentano i loro figli. I bambini sono circondati dalla corruzione e dalle tentazioni, non solo lontano da casa ma anche in casa. Molte madri non riescono più a venire a capo dei propri figli e tutta la loro opera di educazione sem-bra loro un fallimento. Le influenze dell’ambiente sono disastrose già per i più giovani. In questo caso, vanno invocati gli angeli dei figli, perché aiuti-no ad allontanare i poteri mali-gni e possano svilupparsi i poteri buoni, perché in fin dei conti abbiamo questi amici invisibili per raggiungere la meta eterna, l’unione contem-plativa e amorosa con Dio uno e trino. Quando i genitori fanno il segno della croce sulla fronte dei loro figli pregando: “Dio, aiuta i nostri figli a rimanere figli della luce e della miseri-cordia!”, allora questa funge come una protezione e bene-dizione per i bambini, per il cammino di scuola, per la pace in casa e per l’obbedien-za. è sbagliato credere che non ci sia il peccato, che l’ob-bedienza non sia necessaria e che ognuno possa fare ciò che gli piace. Dobbiamo uscire da questa nebbia che ci confonde e ritrovare la fede in Dio e nel santo angelo. La funzione del-l’angelo custode è molto importante! L’angelo ha supe-rato la prova e sarà per sempre al cospetto di Dio. Noi invece abbiamo bisogno della miseri-cordia di Dio e ogni giorno dobbiamo superare delle prove nuove. Ciascuno di noi ha bisogno del suo santo angelo e, se facciamo finta che non esiste solo perché non fa rumore o tiene discorsi, allora ci ritroviamo ancora nella cate-goria più bassa della sapienza divina. Dio ci mette alla prova grazie alla Sua sapienza e giu-stizia, grazie al Suo amore par-tecipiamo al dolore di Cristo e grazie alla Sua misericordia saremo salvati.

Papa Pio XI affermò una volta di invocare il suo angelo custode ogni mattina e ogni sera. Al nunzio apostolico di allora, monsignor Roncalli, dette il seguente consiglio: “Cerchi rifugio nella presenza efficace dei santi angeli, come faccio io!” E il devoto vescovo Korum di Treviri disse una volta di invocare per ogni decisione imminente gli angeli custodi degli altri e di chiedere loro umilmente di accettare i suoi consigli.

Più cerchiamo il legame con il nostro angelo custode, più forte sentiremo la sua forza e il suo aiuto. Soprattutto nell’ora della morte, la Chiesa circonda il cristiano morente delle pre-ghiere di tutti i nove cori ange-lici. I cori accompagnano l’ani-ma nell’immensa eternità, per-ché la morte, grazie alla loro abnegazione, si trasformi in sacrificio totale della vita. Per questo, il sacerdote prega sul letto di morte: “Anima cristiana, lascia questo mondo nel nome di tutti i cori angelici! Che il terribile Satana e tutti i suoi compagni si allon-tanino da te! Se ti fai accompa-gnare dagli angeli, lui fugge nel deserto informe della notte eterna”.

Allora dovremmo anche invo-care San Michele Arcangelo con la preghiera che ci ha inse-gnato Papa Leone XIII: “San Michele Arcangelo, difen-dici nella lotta! Proteggici con-tro la cattiveria e le persecu-zioni del diavolo! Preghiamo ferventemente `Dio lo domini’ e tu, principe delle schiere celesti, con la forza di Dio, sca-glia nell’abisso Satana e tutti gli spiriti maligni, che vagano per il mondo per la corruzione degli uomini! Amen.”

Lo scrittore latino Tertulliano dice: “Se Satana vede un’ani-ma purificata da tutta la colpa, la attacca con sforzo maggio-re. La sua rabbia giunge al cul-mine quando l’anima sta per separarsi dal corpo”. Cerca – come dice il Signore – di divo-rare chiunque riesca a divora-re. Noi tutti dovremmo invoca-re i santi angeli della battaglia, dovremmo implorarli in nome di Dio uno e trino e in nome della loro regina, Maria: “Venite in fretta! Copriteci con il vostro scudo, proteggeteci con la vostra spada, illumina-teci con la vostra luce! Affrettatevi ed aiutateci a sal-varci sotto il mantello protetto-re di Maria, colei che schiaccia la testa del serpente! Vi pre-ghiamo e vi imploriamo, santi angeli di Dio.”

è una preghiera più moderna che mai! E si avvera così la previsione di Papa Paolo VI del 1966: “Il risveglio di una profonda fede nei potenti angeli è una speciale prova della Provvidenza divina per la nostra epoca.”

Parlare con il proprio angelo custode ed invocarlo è segno di particolare fiducia. Ecco come una persona ha svelato il segreto della sua prima con-fessione: “Quando stavo per confessarmi per la prima volta, il cuore mi batteva forte. La nostra catechista ci aveva insegnato a mettere a nudo la coscienza, ma mi mancava comunque il coraggio di avvi-cinarmi al confessionale. Alla fine fui l’ultima a confessare al paziente padre i miei peccati di bambina. Dopo la confessione, però, avevo perso tutta l’ansia. Accolsi tutte le ammonizioni e domande – tremavo ancora un po’ nel mio cuore completa-mente aperto e il sigillo dell’as-soluzione, cioè il segno della croce, fu come un nuovo inizio per me: niente più litigi con i fratelli, mai più essere testarda, mai più mentire! Ma allora suc-cesse una cosa inaspettata. Il buon padre mi pose una sola domanda: ‘Ma tu parli anche con il tuo angelo custode?’. No, gli dovetti rispondere, per-ché non potevo considerare una conversazione quel picco-lo verso mattutino `Santo angelo custode mio’. E poi, non sapevo mica che si potes-se parlare con il proprio ange-lo custode. Seguì l’illuminazio-ne meravigliosa circa l’angelo custode, l’amico al mio fianco, datomi da Dio, che mi aveva accompagnato già per molto tempo e aspettava che lo ricambiassi con il mio amore, che non mi avrebbe mai lascia-ta sola, nemmeno nel peccato e nella colpa, che mi avrebbe visto crescere e diventare grande, che voleva ammonir-mi, consigliarmi e aiutarmi e che voleva partecipare a tutta la felicità e anche al dolore. Fu come un’onda calda di luce solare che mi invase. Non dimenticherò mai – fino alla fine della mia vita – quel con-fessore, che mi presentò il mio angelo custode come un rega-lo e mi congedò dal confessio-nale colma di indescrivibile gioia.

Una cosa mi stava molto a cuore. Il padre mi aveva consi-gliato di dare un nome al mio angelo custode: ‘Così potrai parlare meglio con lui; è una persona come te, ma senza corpo.’ Molte volte ho chiesto al mio angelo: `Come ti chia-mi? Che nome devo darti? Deve essere un nome angeli-co, come Gabriele, Michele e Raffaele, ma diverso’. Per me era un grande onore che anche gli uomini potessero portare dei nomi angelici e speravo di trovare tra tutti i nomi uno che fosse degno di un angelo. Cercai a lungo, ma non riusci-vo a decidermi. Giovanni mi piaceva molto, perché era il nome dell’apostolo preferito di Gesù, ma è anche vero che il nome vale per tutta la vita e non volevo commettere errori. Finalmente ho trovato il nome giusto. Non posso rivelarlo, perché rappresenta il legame segreto tra me e il mio angelo, ma da quel momento ho sco-perto che è molto naturale par-lare con il proprio angelo se egli ha un nome datogli dal nostro cuore (anche noi abbia-mo un nome datoci da Dio: `Ti ho chiamato con il tuo nome, appartieni a me’. Se solo pren-dessimo più sul serio il nome che ci è stato dato nel momen-to del battesimo!).

Recentemente, ho visto il film `Il segreto di Marcellino’, in cui il bambino parla con i suoi compagni invisibili: `Emanuele, vieni, non dobbiamo fare rumore, vieni su con me, ho del pane e del vino…!’. Tra tutti i libri sugli angeli, il più bello è forse quello di Lothar Schreyer `L’immagine degli angeli’. Io li possiedo tutti, ma nessun libro mi ha reso così facile l’approc-cio vero con gli angeli custodi come lo ha fatto la domanda del confessore: `Ma parli anche con il tuo angelo? Dagli un nome e allora sarà molto faci-le!”

Ma la domanda è rivolta anche a noi: Parliamo con il nostro angelo e lo preghiamo?

Invocazione per la benedizione quotidiana: Padre celeste! Tramite il mio santo angelo voglio dedicare a te questa giornata e tutto quello che sono e faccio. Con l’aiuto dell’angelo, voglio essere tutto il giorno come un bambino al tuo cospetto e affidare tutto a te. Santo angelo mio! Tu mi accompa-gnerai e mi aiuterai a pensare sempre a Dio e a sentire la nostalgia di Lui. Ovunque fammi riconoscere il bene e la credenza in Dio e aiutami a diventare una benedizione per tutti gli uomini con parole buone e servizi di sacrificio!

Benedizione per la notte: Signore Dio! Voglio offrirti questa giornata come una ciotola colma del mio sacrifi-cio. Ti sei preso cura di me come un padre, mi hai sempre dato la mano e reso facile le decisioni. Se dovessi comun-que aver fallito sul cammino verso di te a causa della ten-tazione o se non ho sempre esaudito la tua volontà per paura del sacrificio, allora ti prego di essere indulgente e di perdonarmi tutto per i meri-ti del tuo amato figlio! Non guardare le mie scarpe spor-che, ma il mio cuore ardente, che aspetta di essere accetta-to da te e di essere circonda-to dal tuo amore per tutta la notte! Ti prego, caro angelo mio, intercedi per me presso Dio, affinché cancelli tutti i torti che ho fatto oggi! E tu, Maria Madre celeste, coprili con il tuo mantello dorato e il tuo amore redentore! Aiutami a ringraziare il Dio uno e trino. E tu, santo angelo, tieni la mia mano nel nome del Signore!

In grande solitudine: Mio utile angelo, cui Dio ha affidato la mia vita e l’anima mia, io m’inginocchio davanti a te! Chiedi con tutta la forza a Dio di essere misericordioso verso di me e di sollevarmi da questa croce o per lo meno di alleggerirla, perché non crolli sotto il suo peso! Mostrami con bontà la porta della casa celeste del Padre, dove ogni dolore finisce! Chiedi per me la forza di seguire il cammino della croce, finché Dio lo vuole! Amen.

In grave angoscia: Santo angelo di Dio! Mi confor-ti quando la paura mi stringe la gola, quando il dolore mi divo-ra, quando la mancanza di una via d’uscita oscura tutto e distrugge tutti i miei sforzi e le mie ambizioni. Tu non mi fai dimenticare il “sì” alla volontà di Dio. E nei tuoi meravigliosi occhi vedo e sento: Dio mi ama, aspetta il mio “sì”, che gli dona immensa gioia. Dio, accetta il mio “sì” a te! Voglio offrirtelo fin dal primo mattino. E voglio accettare con calma ogni tua disposizione su di me. I tuoi santi angeli mi prendano per mano e insieme a loro voglio lodare la tua misericor-dia.

Per richieste di vario genere: Aiutami ad essere sveglio e attento, mio Dio, a riconoscere in tempo i pericoli che minac-ciano me e i miei cari! Aiutami a non perdere tempo e a pen-sare ripetutamente: Santo angelo custode, rimani in que-sta stanza al posto mio quando esco, perché non succeda niente di male! Santo angelo, accompagnami in città e mostrami quello che devo vedere, perché io possa impa-rare e aiutare gli altri! Santo angelo custode, aiutami a rico-noscere, a trovare la parola giusta, a non perdere le occa-sioni buone di amore per il prossimo anche se sono solo parole! Fammi pregare in silen-zio, molto intensamente e porre con la mia preghiera i santi angeli nei punti pericolosi della città, come le fermate in autostrada, che stiano lì ad evi-tare che gli uomini scellerati possano dire qualcosa di male! Ricorriamo più spesso all’aiuto dei santi angeli!

Santi angeli, mandati da Dio per la nostra protezione. Con la forza e la volontà di Dio vi ordi-no di eliminare tutti i punti d’in-contro con il peccato, di cancellarli semplicemente dalla memoria degli uomini, affinché non venga loro più in mente nessuna sciocchezza. Santi angeli, fermatevi dove due uomini litigano e distruggete la cattiveria e l’inimicizia che sta per arrivare! Piuttosto, fate questi uomini che si separino, per non vederli accaniti nella rabbia! Occupatevi voi, grandi angeli santi, dell’aria buona e fresca in tutti gli uffici e le scuole, perché gli uomini rimangano veramente sani e non si lascino prendere da influenze maligne!

Sentiamo che il dovere più nobile dell’angelo è di guidare il suo protetto al cospetto amoroso di Dio. Questo com-porta la guarigione e il miglio-ramento individuale, che fun-gono da ponte verso le anime e sgombrano la strada per riportarle al cuore paterno di Dio. è una verità: solo chi si sacrifica e perde, può conqui-stare gli altri. Una casalinga scrisse una volta: ‘Vedi, Gesù, questa sono io e niente di più! Non sono come vorrei essere, ma aiutami a essere come tu vorresti che io sia!”

Restituiamo ai santi angeli un posto nella nostra vita! Essi ci ricordano l’obbedienza quan-do Dio ci richiede un sacrificio; ci insegnano il silenzio per amore e l’assoluta sincerità e gioia verso Dio e tutto il bene. La strada che abbiamo preso tramite l’unione con l’angelo è ben segnata e illumina sempre la meta meravigliosa che abbiamo davanti, e cioè di assomigliare a Maria ed essere uniti a Gesù grazie all’aiuto dei santi angeli! E allora si capisce anche come un’anima – ispira-ta dallo Spirito Santo – possa recitare la seguente preghiera: “O Gesù, il mio adorato Re! Ti adoro con profondo rispetto e fervido amore, e ti ringrazio per la tua santa croce, con cui hai lodato il Padre in cielo e libera-to tutto il mondo. Ti saluto e ti amo. Benedici me e rendimi puro e bello come vuoi tu! Ti voglio amare per tutti coloro che non ti amano e che disprezzano la tua divinità. Ma non ne sono capace da solo e allora ti prego, il mio Redentore, con tutta la mia umiltà: brucia in me tutto ciò che non sei tu, possiedimi completamente perché io possa amare degnamente con il tuo stesso amore!

Fa’ di me il tuo servo senza valore, che io possa ricevere con grande amore tutto ciò che vuoi dare a molte anime che però preferiscono le cose fuga-ci e ti disprezzano!

Lasciami essere lo specchio che riflette le preziose meravi-glie, che esalti la Santissima trinità!

Rendimi piccolo e grande nel-l’umiltà, tanto da poter riceve-re tutto ed espiare tutta l’arro-ganza e la cattiveria dei mondo! In questo modo vogliamo compensare Dio per tutte le negligenze del mondo, ma ciò è possibile soltanto con l’amore universale di un cuore redentore che racchiude tutto. Allora, non mi resta che ado-rarti in silenzio, perché il tuo essere in me adora il Padre. E in ogni momento, tutte le mie attività e tutto il mio essere diventeranno un’adorazione eterna. In questo modo, ado-rato Re, voglio diventare sem-pre più degna della vocazione di nostro Padre, che voglio adempiere completamente! E quindi chiedo l’aiuto di tutti i miei cari amici defunti e di tutti i santi, perché servono lo stes-so Padre eterno.

Cara Madre di Dio, Madre della parola divina! Incidi su di me lo spirito e gli insegnamenti di Cristo e lasciami contribuire a formare la sua immagine nelle anime! Amen.”