La beata Matilde di Hackerbon riceve una promessa dalla Madonna racchiusa in una preghiera

In questo articolo vogliamo parlarvi di una mistica del XVIII secolo che ha avuto rivelazioni che riguardavano le sue visioni mistiche. Questa è la storia della beata Matilde di Hackerbon.

mistica

La beata Matilde nasce nel 1240 terza figlia di un nobile barone. In giovanissima età, dopo aver visto la sorella maggiore diventare monaca e poi badessa nel monastero, si dedicò alla vita monastica. Aveva soltanto 8 anni la bambina che crescendo, divenne la figura ispiratrice di Dante Alighieri e la giuda spirituale di Santa Gertrude la Grande.

Nel monastero, spiccarono immediatamente le sue doti intellettuali e musicali che la resero un’eccellente studiosa e una dotata cantante, tanto da essere soprannominata l’usignolo di Dio. Fu la direttrice del coro del monastero e scrisse alcune lettere a una nobile matrona. Tuttavia, il Libro della Grazia, che raccoglie gli appunti delle visioni mistiche che ricevette, fu compilato e reso pubblico dalla sua discepola Santa Gertrude dopo la sua morte.

Vergine Maria

Le rivelazioni di Gesù e Maria a Matilde Hackerbon

Lei non voleva che le sue rivelazioni fossero trascritte, ma Gesù le disse che servirebbero a dare gloria a Dio e sarebbero state per il bene del prossimo. In quelle rivelazioni la Vergine Maria prometteva l’assistenza nell’ora della morte con la sua presenza se ogni giorno si recitavano tre Ave Maria in onore delle tre Persone della Trinità, ringraziando per i doni del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Questa forma di preghiera venne propagata e sostenuta da diversi pontefici.

La devozione al Sacro Cuore si sviluppò nei secoli successivi grazie a Santa Margherita Maria Alacoque, ma l’influenza della fede e del pensiero mistico di Santa Matilde è evidente anche qui. Ella invitava a render lode a Gesù con il Cuore della Madre e a rendere lode a Maria con il Cuore del Figlio. Matilde morì all’età di 58 anni, il 19 novembre 1258, dopo otto anni di malattie.