La Santa delle cause impossibili: la spina, la rosa e la supplica

Santa delle cause impossibili: Il dono della spina

Santa delle cause impossibili: All’età di trentasei anni Rita si è impegnata a seguire l’antica regola di Sant’Agostino. Per i successivi quarant’anni si dedicò con tutto il cuore alla preghiera e alle opere di carità, sforzandosi soprattutto di preservare la pace e l’armonia tra i cittadini di Cascia. Con un amore puro ha voluto sempre più essere intimamente unita alla sofferenza redentrice di Gesù, e questo suo desiderio è stato soddisfatto in modo straordinario. Un giorno, quando aveva circa sessant’anni, meditava davanti a un’immagine di Cristo crocifisso, come era abituata a fare da tempo.

All’improvviso una piccola ferita apparve sulla sua fronte, come se una spina della corona che circondava la testa di Cristo si fosse sciolta e fosse penetrata nella sua stessa carne. Per i successivi quindici anni portò questo segno esteriore di stigmatizzazione e unione con il Signore. Nonostante il dolore che provava costantemente, si offrì coraggiosamente per il benessere fisico e spirituale degli altri.

Santa Rita ricevette la spina della corona di Gesù mentre pregava vicino al Crocifisso

Negli ultimi quattro anni della sua vita Rita è stata costretta a letto. Ha potuto mangiare così poco da essere praticamente sostenuta dalla sola Eucaristia. È stata, tuttavia, un’ispirazione per le sue sorelle religiose e per tutti coloro che sono venuti a trovarla, per la sua pazienza e disposizione gioiosa nonostante la sua grande sofferenza.

Santa delle cause impossibili: la Rosa

Uno di coloro che l’hanno visitata alcuni mesi prima della sua morte – un parente della sua città natale, Roccaporena – ha avuto il privilegio di assistere in prima persona alle cose straordinarie create dalle richieste di Rita. Quando le è stato chiesto se avesse desideri speciali. Rita ha chiesto solo che le fosse portata una rosa dal giardino della casa dei suoi genitori. Era un piccolo favore da chiedere, ma impossibile da concedere nel mese di gennaio!

Tuttavia, al ritorno a casa, la donna scoprì, con suo grande stupore, un unico fiore dai colori vivaci sul cespuglio dove la suora aveva detto che sarebbe stato. Raccogliendolo, è tornata subito al monastero e lo ha presentato a Rita che ha reso grazie a Dio per questo segno d’amore.

Così, il santo della spina divenne il santo della rosa, e lei le cui richieste impossibili le erano state accolte divenne l’avvocata. Di tutti coloro le cui richieste sembravano anch’esse impossibili. Mentre esalava l’ultimo respiro, le ultime parole di Rita alle sorelle che si erano radunate. Intorno a lei furono: “Rimanete nel santo amore di Gesù. Rimani in obbedienza alla santa Chiesa Romana. Rimani in pace e carità fraterna “.

Potente supplica a Santa Rita per una grazia impossibile