La via Crucis dedicata a Carlo Acutis
Don Michele Munno, parroco della chiesa di “San Vincenzo Ferrer”, in provincia di Cosenza, ha avuto un’idea illuminante: comporre una Via Crucis ispirata alla vita di Carlo Acutis. Il quindicenne beatificato ad ottobre ad Assisi è stato indicato da papa Francesco come modello per trasmettere il Vangelo, comunicare valori e bellezza, soprattutto ai giovani.
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L’opuscolo intitolato “Via caritatis. Via Crucis con il beato Carlo Acutis” raccoglie le riflessioni di don Michele, che ha scritto personalmente ogni meditazione delle 14 stazioni. Questo percorso spirituale è stato molto apprezzato non solo tra i giovani, ma anche tra tanti sacerdoti che intendono proporlo ai ragazzi delle proprie parrocchie. Si tratta di un cammino che segue l’esempio di Carlo e della sua “autostrada per il Cielo”, fatta di cadute, salite e completo abbandono a Gesù. È una testimonianza chiara che anche oggi, tra le tentazioni del mondo, la via della santità è possibile.
Don Michele Munno spiega com’è nata la via Crucis dedicata a Carlo Acutis
Don Michele ha raccontato che è sempre stato legato alla Via Crucis, soprattutto perché nella sua diocesi è una pratica molto diffusa durante la Quaresima. La figura di Carlo lo ha sempre affascinato e il contatto con la famiglia del ragazzo lo ha spinto a scrivere queste meditazioni.
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Le stazioni che rappresentano meglio la vita di Carlo secondo don Michele, sono la prima e l’ultima. Nella prima stazione, Carlo sceglie Gesù senza esitazioni, mentre nell’ultima stazione muore nella consapevolezza di aver dato tutto per il Papa, la Chiesa e per andare direttamente in Paradiso. Carlo ha vissuto la sua vita come una Via Crucis, scoprendo il mistero della Croce di Gesù che si manifesta nell’Eucaristia.
Don Michele ha conosciuto e amato Carlo leggendo di lui su una rivista qualche mese dopo la sua morte. L’impatto di questa storia e la passione di Carlo per il Signore Gesù e per gli altri lo hanno ispirato a proporre questa Via Crucis ai giovani.