San Domenico di Guzman umile predicatore con il dono dei miracoli

San Domenico di Guzmán, nato nel 1170 a Calzadilla de los Barros, in Estremadura, Spagna, fu un religioso, predicatore e mistico spagnolo. In giovane età fu cavaliere dell’Ordine di Santiago, ma dopo aver avuto una profonda esperienza spirituale, abbandonò la sua vita mondana e si ritirò in un monastero nel 1206.

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Dopo aver ricevuto l’autorizzazione del suo abate, San Domenico fondò l’Ordine dei Predicatori, più noto come Domenicani, nel 1215 a Colle di Val d’Elsa, in Toscana. Il suo scopo principale era quello di predicare il Vangelo nelle piazze delle città, diffondendo la dottrina cattolica e combattendo l’eresia. San Domenico morì a Bologna nel 1221, all’età di 51 anni. A tutte le sue virtù si aggiunse anche il dono di far miracoli.

I miracoli di San Domenico Guzman

Un giorno, dopo averlo traghettato da una riva all’altra di un fiume, il barcaiolo che lo aveva trasportato chiese a Domenico il suo compenso. Domenico gli rispose di non avere nulla, di essere un umile servo di Dio e che proprio Dio lo avrebbe ricompensato di quel gesto. Il barcaiolo, ascoltando quelle parole si infuriò e cercò di strappargli la cappa di dosso. Domenico, allora, alzò gli occhi al cielo e cominciò a pregare, poi guardò verso il terreno e mostrò al barcaiolo una moneta d’argento che la Provvidenza gli aveva mandato. Gliela tese e se ne andò.

Domenico

Nel 1211, una cinquantina di pellegrini inglesi si stavano recavano in pellegrinaggio a San Giacomo di Compostela. Per raggiungere il luogo designato, decisero di traversare il fiume Garonna in barca, poiché non volevano passare per la città di Tolosa, sottoposta a interdetto da parte del papa. La barca però, per via del troppo peso, si capovolse nel mezzo del fiume.

Alle grida dei pellegrini, San Domenico di Guzman uscì fuori da una chiesa vicina dove era raccolto in preghiera e gettatosi per terra con le mani in croce, si mise ad implorare Dio per la salvezza di quegli infelici, ormai sul punto di annegare. Terminata la preghiera, si alzò e voltatosi verso il fiume, gli ordinò di arrivare a riva in nome di Gesù. Gli annegati ricomparvero subito sopra le acque, raggiunsero la sponda e trovarono la salvezza.

Domenico era solito andare a visitare una chiesa di Chartres, dove si conservavano le reliquie del martire San Vincenzo e amava fermarsi a pregare fino a mezzogiorno. Una volta però fece passare anche quest’ora, ed il priore mandò uno dei suoi chierici ad avvertirlo. Il chierico, arrivato in chiesa, trovò Domenico sollevato da terra in estasi dinnanzi all’altare. Corse allora subito ad avvisare il priore, il quale rimase talmente impressionato dal vedere il Santo in quelle condizioni che per poco non svenne.