Zona gialla nel Lazio: via libera all’Angelus di papa Francesco


Piazza S. Pietro , via libera all’ Angelus dopo mesi di diretta video dalla Sala della Biblioteca da parte del Santo Padre, una scelta un po’ adottata da tutti a causa delle restrizioni di assembramento per la pandemia mondiale. La piazza non era gremita, sicuramente anche a causa del maltempo che nelle ultime ore si è abbattuto nella regione Lazio con pioggia e vento fortissimo .” Francesco” nel suo “Angelus” domenicale ha sottolineato un tema molto importante che negli ultimi anni ha visto coinvolto in particolar modo il nostro “Bel Paese” si tratta del fenomeno “ “emigrazioni”.

Massima solidarietà da parte del papa per coloro che in questi giorni sono costretti a lasciare la propria Padria in particolar modo i più deboli come bambini e ragazzi senza un supporto di una famiglia e rincorrono ogni giorno pericoli di vita come quelli dei così detti “ balconi”. Il Santo padre invita la comunità ad aiutare questi deboli, queste anime fragili come le definisce lui a non mancare loro le cure , non devono essere lasciati soli ,perché non hanno accanto la loro famiglia e la famiglia è vita.

Recita la preghiera scritta da papa Francesco a San Giuseppe nell’anno a lui dedicato: O Dio che affidasti a San Giuseppe il compito di custodire Maria, Gesù e tutta la Chiesa fa che anch’io sappia uniformarmi alla Tua volontà con discrezione, umiltà e silenzio e con una fedeltà totale anche quando non comprendo. Fa che io sappia ascoltare la Tua voce, sappia leggere gli avvenimenti, mi faccia guidare dalla Tua volontà e sappia prendere le decisioni più sagge. Fa che io sappia corrispondere alla mia vocazione cristiana con disponibilità, con prontezza, per custodire Cristo nella mia vita, nella vita degli altri e nel creato. Fa che io, accompagnato da Gesù, Maria e Giuseppe, sappia custodire le persone che vivono con me con costante attenzione a Te, ai Tuoi segni e al Tuo progetto. Fa che io, con amore, sappia aver cura di ogni persona, cominciando dalla mia
famiglia, specialmente dei bambini, dei vecchi, di coloro che sono più fragili. Fa che io sappia vivere con sincerità le amicizie, che sono un reciproco custodirsi nella confidenza, nel rispetto e nel bene.
Fa che io sappia avere cura di me stesso, ricordando che l’odio, l’invidia, la superbia sporcano la vita. Fa che io vigili sui miei sentimenti, sul mio cuore, da dove escono le intenzioni buone e cattive: quelle che costruiscono e quelle che distruggono. Che io non abbia paura della bontà e neanche della tenerezza! A te mi affido AMEN