Vangelo del 11 Aprile 2020 con commento

Dal Vangelo di Gesù Cristo secondo Matteo 28,1-10.
Passato il sabato, all’alba del primo giorno della settimana, Maria di Màgdala e l’altra Maria andarono a visitare il sepolcro.
Ed ecco che vi fu un gran terremoto: un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accostò, rotolò la pietra e si pose a sedere su di essa.
Il suo aspetto era come la folgore e il suo vestito bianco come la neve.
Per lo spavento che ebbero di lui le guardie tremarono tramortite.
Ma l’angelo disse alle donne: «Non abbiate paura, voi! So che cercate Gesù il crocifisso.
Non è qui. E’ risorto, come aveva detto; venite a vedere il luogo dove era deposto.
Presto, andate a dire ai suoi discepoli: E’ risuscitato dai morti, e ora vi precede in Galilea; là lo vedrete. Ecco, io ve l’ho detto».
Abbandonato in fretta il sepolcro, con timore e gioia grande, le donne corsero a dare l’annunzio ai suoi discepoli.
Ed ecco Gesù venne loro incontro dicendo: «Salute a voi». Ed esse, avvicinatesi, gli presero i piedi e lo adorarono.
Allora Gesù disse loro: «Non temete; andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e là mi vedranno».

San Bonaventura (1221-1274)
francescano, dottore della Chiesa

L’Albero di vita
Ha trionfato sulla morte
All’aurora del terzo giorno del riposo sacro del Signore nel sepolcro (…) la potenza e la Sapienza di Dio, Cristo, sconfitto l’autore della morte, trionfò sulla morte stessa, ci aprì l’accesso all’eternità e risuscitò dai morti con la sua potenza divina per indicarci le vie della vita.

Allora ci fu un forte terremoto, l’Angelo del Signore, vesctito di bianco, rapido come il fulmine, scese dal cielo e si mostrò affettuoso coi buoni e severo coi cattivi. Spaventò anche i crudeli soldati e rassicurò le donne afflitte alle quali il Signore risorto apparve per primo, in quanto per il loro forte amore lo meritavano. Apparve in seguito a Pietro e agli altri discepoli sulla via di Emmaus, poi agli apostoli senza Tommaso. Offrì a Tommaso di toccarlo, allora lui esclamò: “Mio Signore e mio Dio”. Apparve per quaranta giorni in diversi modi ai discepoli, mangiando e bevendo con loro.

Illuminò la nostra fede con prove, aumenta la nostra speranza con promesse per infuocare infine con celesti doni il nostro amore.