Pillole di Fede del 15 Gennaio “Una dottrina nuova insegnata con autorità”

Gesù si recò dunque nella sinagoga di Cafàrnao e si mise ad insegnare. Ed erano stupiti del suo insegnamento, perché parlava loro “come uno che ha autorità e non come gli scribi”. Non diceva per esempio: “Parola del Signore!” oppure: “Così dice colui che mi ha mandato”. No. Gesù parlava in nome proprio: era lui infatti ad aver parlato una volta attraverso la voce dei profeti. È già bello poter dire, fondandosi su un testo: “Sta scritto…” È meglio ancora proclamare, nel nome del Signore stesso: “Parola del Signore!” Ma è tutt’altra cosa poter affermare, come Gesù in persona: “In verità, vi dico!…” Come osi dire, tu: “In verità vi dico!” se non sei colui che un tempo ha dato la Legge e parlato attraverso i profeti? Nessuno osa cambiare la Legge se non il re in persona…

“Erano stupiti del suo insegnamento”. Che cosa insegnava che fosse così nuovo? Cosa diceva di nuovo? Non faceva nulla se non ridire ciò che aveva già dichiarato tramite la voce dei profeti. Eppure erano stupiti, perché non insegnava alla maniera degli scribi. Insegnava come se avesse in prima persona l’autorità; non da rabbi ma in quanto Signore. Non parlava riferendosi ad uno più grande di lui. No, la parola che diceva era sua; e infine, usava questo linguaggio di autorità poiché affermava presente colui di cui aveva parlato per mezzo dei profeti: “Io dicevo. Eccomi qua” (Is 52,6)