Medjugorje: da peccatore a servitore di Dio

Da peccatore a servitore di Dio

All’inizio di novembre 2004 mi sono recato negli Stati Uniti per parecchi incontri di preghiera e per alcune conferenze. Lì ho avuto anche l’opportunità di ascoltare testimonianze di persone che si sono convertite grazie a Medjugorje, sia attraverso una visita che attraverso dei libri. Per me questa è stata un’ulteriore dimostrazione che Dio oggi è profondamente all’opera. Ritengo importante che tutti ne siano messi a conoscenza, affinché prendano coraggio e si rafforzino nella fede. Qui di seguito potete leggere la testimonianza di un giovane sacerdote sulla sua straordinaria conversione.

Pater Petar Ljubicic

“Mi chiamo Donald Calloway e sono nato nella Virginia Occidentale. A quei tempi i miei genitori vivevano nella più completa ignoranza. Poiché della fede cristiana non si interessavano, non mi fecero neanche battezzare. Dopo poco tempo i miei genitori si separarono. Non imparai nulla, né sui valori morali, ne sulla differenza tra il bene e il male. Non avevo nessun principio. Anche il secondo uomo che mia madre sposò non era cristiano, ma era solo uno che sfruttava mia madre. Beveva e andava dietro alle donne. Lei era quella che doveva mantenere la famiglia, perciò entrò in Marina. Questa circostanza fece sì che mi dovesse temporaneamente lasciare da solo con quest’uomo. Fu trasferita e la nostra famiglia dovette traslocare. Mia madre e il mio patrigno litigavano continuamente e alla fine si separarono.

Mia madre ora frequentava un uomo che, come lei, era in Marina. Non mi piaceva. Era diverso dai suoi altri uomini. Era anche diverso da tutti i miei parenti uomini. Quando ci veniva a trovare, veniva in uniforme e aveva un aspetto molto curato. Inoltre mi portava dei regali. Ma io li rifiutavo e pensavo che mia madre facesse un errore. Tuttavia lei lo amava e i due si sposarono. Così qualcosa di nuovo entrò nella mia vita. Quest’uomo era cristiano e apparteneva alla Chiesa Episcopale. Questo fatto mi era indifferente e non me ne interessai. Mi adottò e i suoi genitori pensavano che adesso avrei potuto essere battezzato. Per questo motivo ricevetti il Battesimo. Quando avevo dieci anni, mi nacque un fratellastro e anch’egli fu battezzato. Tuttavia per me il Battesimo non significava nulla. Oggi amo quest’uomo molto profondamente come un padre e lo chiamo anche così.

Poiché i miei genitori venivano trasferiti, dovevamo traslocare continuamente, e fra l’altro ci trasferimmo nel sud della California e in Giappone. Non avevo un senso di Dio. Conducevo sempre più una vita piena di peccati e avevo in mente solo i miei divertimenti. Mentivo, bevevo alcool, mi divertivo con le ragazze e diventai schiavo delle droghe (eroina e LSD).

In Giappone cominciai a rubare. Mia madre soffriva incredibilmente a causa mia e moriva di dolore, ma a me non importava. Una donna con cui mia madre si era confidata, le consigliò di parlare di tutte queste cose con il sacerdote cattolico della base militare. Questa fu la chiave per la sua conversione. Fu una conversione straordinaria e Dio entrò veramente nella sua vita.

A causa della mia vita dissoluta, io e mia madre dovemmo tornare negli Stati Uniti, ma siccome mi ero dato al vagabondaggio, fu costretta a lasciare da sola il Giappone. Quando alla fine mi presero, fui espulso dal Paese. Ero pieno di odio e volevo riprendere la mia vecchia vita in America. Insieme a mio padre, andai in Pennsylvania. Mia madre ci accolse in lacrime all’aeroporto. Disse: “Oh, Donnie! Ti voglio bene. Sono così contenta di vederti e ho avuto una paura tremenda per te!”. La respinsi e la rimproverai urlando. Mia madre ebbe addirittura un esaurimento, ma io ero cieco a qualsiasi amore.

Dovetti entrare in un centro di recupero.

Qui provarono a dirmi qualcosa sulla religione, ma fuggii. Ancora una volta non avevo imparato niente di religione. Nel frattempo i miei genitori si erano definitivamente convertiti alla fede cattolica. A me non interessava e continuavo la mia vecchia vita, ma dentro ero vuoto. Tornavo a casa solo quando ne avevo voglia. Ero corrotto. Un giorno trovai nella tasca della giacca una medaglia con l’Arcangelo Gabriele, che mia madre ci aveva infilato di nascosto. Allora pensai: “Che cosa inutile!”. La mia vita doveva essere una vita di libero amore, e invece conducevo una vita di morte.

A sedici anni me ne andai di casa e cercai di tenermi a galla con dei lavori occasionali, ma dato che non volevo lavorare, bruciai anche questa opportunità. Infine tornai da mia madre, che cercò di parlarmi della fede cattolica, ma io naturalmente non ne volevo sapere niente. Nella mia vita si insinuava sempre più la paura. Avevo anche paura che la polizia mi avrebbe arrestato. Una notte ero seduto nella mia stanza e capii che quella vita per me significava la morte.

Andai alla libreria dei miei genitori per guardare le illustrazioni di qualche libro. Mi capitò in mano un libro dal titolo: “La Regina della Pace visita Medjugorje”. Che cos’era? Guardai le illustrazioni e vidi sei fanciulli a mani giunte. Rimasi colpito e cominciai a leggere.

“I sei veggenti mentre vedono la Santa Vergine Maria”. Chi era? Non avevo ancora mai sentito parlare di Lei. All’inizio non capivo le parole che leggevo. Che cosa significava Eucaristia, Santa Comunione, Santissimo Sacramento dell’Altare e Rosario? Continuai a leggere. Maria dovrebbe essere mia Madre? Forse i miei genitori si erano dimenticati di dirmi qualcosa? Maria parlava di Gesù, diceva che Egli è realtà, che Egli è Dio, e che è morto in croce per tutti gli uomini, per salvarli. Parlava della Chiesa, e mentre ne parlava, non finivo più di stupirmi. Capii che quella era la verità e che fino ad allora non avevo mai sentito la verità! Mi parlava di Colui che mi poteva cambiare, di Gesù! Amavo questa madre. Per tutta la notte lessi il libro e la mattina seguente la mia vita non era più la stessa. Di buon’ora dissi a mia madre che dovevo parlare con un sacerdote cattolico. Lei telefonò subito al sacerdote. Il sacerdote mi promise che dopo la Santa Messa avrei potuto parlare con lui. Mentre il sacerdote, durante la consacrazione, diceva le parole: “Questo è il mio corpo, offerto in sacrificio per voi!”, ho creduto fermamente nella verità di queste parole. Ho creduto alla reale presenza di Gesù ed ero incredibilmente felice. La mia conversione continuò a progredire. Entrai in una comunità e studiai teologia. Infine, nel 2003, fui ordinato sacerdote. Nella mia comunità ci sono altri nove candidati al sacerdozio che si sono convertiti ed hanno scoperto la loro vocazione attraverso Medjugorje”.

Gesù, nostro Salvatore e Redentore, ha fatto uscire questo giovane dall’inferno e l’ha salvato in modo meraviglioso. Ora viaggia da un luogo all’altro e predica. Vuole che tutti gli uomini sappiano che Gesù può fare di un grande peccatore un servitore di Dio.

Tutto è possibile a Dio! Permettiamo a Dio, per intercessione della Santa Vergine Maria, di guidare anche noi fino a Lui! E speriamo di poter essere anche noi in grado di darne testimonianza.

Fonte: Medjugorje – Un invito alla preghiera